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  • 18 Jul 2025
  • Tommaso Foglia

    Cucinanuova, largo ai giovani
    Ristorazione&Ospitalità

    Cucinanuova, largo ai giovani

    Di Luigi Cremona 13 Gennaio 2021
    scritto da Luigi Cremona

    Largo ai giovani, lo diciamo da sempre. L’occasione di ripeterlo ci viene dall’annuncio di questa nuova iniziativa: nasce “Cucinanuova” grazie ad un nutrito numero di giovani chef che vogliono unirsi, almeno con alcune iniziative ed azioni, per contare di più. Ci sembra sacrosanto, troppo si parla in genere dei soliti noti, meno delle giovani leve alle quali spetta il compito di rinnovare ed aggiornare il settore. Sono molte le cose che ci sembrano positive di questa iniziativa: l’alto numero delle prime adesioni (alle quali se ne aggiungeranno di certo altre), la dispersione sul territorio che garantisce una rappresentatività nazionale (anche se forse il Sud, in genere negletto, è già più che presente), il voler guardare oltre i confini e non solo dentro casa (la cucina italiana è un player mondiale e questo non si deve dimenticare), il voler presto dare un messaggio di rinnovamento partendo dalla qualità del proprio territorio e dalla filiera dei prodotti. I buoni propositi insomma sono tanti. Colpisce piuttosto la mancanza di un qualsiasi accenno alla situazione epidemica e al conseguente ed attuale disagio sociale, però crediamo che tanta carne al fuoco non si possa poi mettere. Ben venga quindi questo nuovo tentativo di dare una positiva scossa al settore, noi, personalmente saremo sempre dalla loro parte.

    MANIFESTO DI CUCINANUOVA 
    Cucinanuova si propone come movimento culturale formato da chef che, come noi, hanno avuto la possibilità di fare esperienze oltreconfine o studiare comunque tecniche e culture al di fuori degli schemi legati alla nostra cucina tradizionale. Così, facendo tesoro di tutto il bagaglio culturale accumulato, riescono a identificarsi in una cucina italiana nelle radici, ma non convenzionale.

    Siamo stati testimoni di grandi rivoluzioni che hanno interessato il mondo, anche se in spazi temporali diversi, dove l’innovazione ha preso il sopravvento sapendo elevare la cucina tradizionale con l’utilizzo di tecniche moderne; vedi per esempio la crociata spagnola di Ferran Adrià negli anni ’90 o la rivoluzione della Cucina Nordica che, facendosi portavoce di tecniche ancestrali applicate a un concetto di food moderno, ha creato completamente da zero un nuovo filone ammirato da tutto il mondo. Per non dimenticare poi l’avvento negli ultimi anni della Modern British Cuisine che ha spostato il fulcro della “tradizionale” cucina inglese, super influenzata da Francia e vecchie colonie, sui concetti di “prodotti locali” e “biologico” iniziando finalmente a promuovere prodotti appartenenti alla cucina “comune” e sapendoli portare a livelli estremi.
    Abbiamo notato una uguale sorte anche negli Stati Uniti dove solo dal 2005, grazie a nomi come Grant Achatz, Sean Brock, Joshua Skenes che sono riusciti a dar corpo a una New American Cuisine, ci si è distaccati da un’egemonia francese che risulta avere tuttora un’importante influenza attraverso grandi maestri come Thomas Keller o Daniel Boulud. Vale poi la pena citare il senso di collettività che ha sempre legato la realtà della Francia, capace per decenni di primeggiare a livello di influenza internazionale.

    Come denominatore comune di questi successi a nostro avviso c’è stata la voglia di fare gruppo, di creare un legame tra chef proiettati verso uno stesso obiettivo e alfieri delle stesse idee e concetti. Anche se l’Italia può vantare maestri di altissimo livello che si son fatti ambasciatori di un concetto importante di cucina italiana, pensiamo che la frammentazione della nostra categoria sia sempre stata un nostro limite. Forse è questo il vero motivo della mancanza di una rivoluzione gastronomica in Italia? O forse l’importanza della nostra cucina regionale, che ci distingue da tutti e che è stata e sarà sempre motivo di vanto, risulta essere allo stesso tempo un freno al cambiamento?

    Troppe volte la nostra cucina viene additata con stereotipi che denigrano  sia la nostra cultura che la nostra voglia di fare; ed è per questo motivo che Cucinanuova si propone di unire chef, produttori agricoli, allevatori di eccellenza ma anche artigiani ed esperti in comunicazione che avvertano la necessità di farsi sentire, di uscire dagli schemi. Persone che fanno della ricerca di prodotti unici, dell’utilizzo di tecnologie all’avanguardia e dell’approfondimento di tecniche sia nuove che ancestrali il loro modo di concepire la nuova ristorazione italiana.

    Il fine quindi che ci poniamo è quello di creare un food-network capace di stimolare lo spirito di solidarietà dell’intera comunità e che riesca a far percepire al consumatore il concetto di Cucinanuova. Vogliamo avvalerci perciò di professionisti che, attraverso le loro esperienze, riescano a rappresentare tutta la filiera di organizzazione del nuovo modo di fare cucina.

    Già… il consumatore. A nostro avviso la figura più importante della filiera stessa. Sarebbe completamente errato, a nostro avviso, non prendere in considerazione quello che risulta essere il vero giudice del nostro operato. Proprio per questo motivo Cucinanuova si impegna a favorirne l’informazione e considera come punto di partenza le necessità del cliente stesso. Il consumatore ha il diritto e il dovere di essere reso partecipe di quelli che sono gli studi, le ricerche, l’impegno, il rispetto e la sostenibilità (anche sotto il profilo umano) che rendono diverso il nostro lavoro. Vogliamo che il cliente sia messo in condizione di capire il vero valore di un ristorante di cucina gastronomica.

    Nessuna realtà che consideriamo appartiene alla grande distribuzione, dall’allevatore, all’agricoltore, al responsabile della trasformazione, all’artigiano che produce pezzi unici.

    Inizialmente ci proporremo di intervenire sulla nostra comunità in dirette live per dare voce a ogni singolo membro di Cucinanuova, così che ognuno possa raccontare la propria storia, il ruolo che ricopre, ma soprattutto la filosofia che lo contraddistingue. Una sorta di presentazione dove si potrà discutere anche di temi che più toccano gli interlocutori e i punti sui quali vogliono soffermarsi maggiormente per stimolare un approccio originale a quella che è la nostra visione di alta ristorazione.

    Cucinanuova si propone inoltre di organizzare un evento gastronomico dove, avvalendosi della presenza di tutti i soggetti coinvolti, cercheremo di proiettare in forma tangibile la nostra filosofia. I rappresentanti dell’intera filiera saranno chiamati a intervenire per formare e sensibilizzare i consumatori a esperienze gastronomiche di avanguardia.

    Per anni le voci italiane sono sempre state frammentate e separate…. Un senso di collettività risulta fondamentale per creare un movimento che abbia impatto concreto sulla società. Ecco perché il fulcro del nostro progetto resta la creazione di una comunità solida che, partendo dagli chef, sappia coinvolgere a cascata tutti i responsabili della filiera; tanti cardini che decretano la riuscita di un concetto di ristorazione moderna.

    Siamo fermamente convinti che i capisaldi della nostra comunità dovranno essere la condivisione e l’informazione.

    Vogliamo infine focalizzarci soprattutto sui giovani e cercheremo quindi il coinvolgimento delle strutture scolastiche pubbliche; attraverso i nostri canali vogliamo condividere idee, concetti e la stessa filosofia dei singoli avendo come fine ultimo l’informazione. Per alzare il livello di percezione della cucina contemporanea

    Il team Cucinanuova

    Prime adesioni: Andrea Antonini, Antonio Biafora, Antonio Lebano, Antonio Romano, Ciro Scamardella, Daniele Lippi, Domenico Candela, Domenico Stile, Donato Ascani, Eugenio Boer, Fabrizio Fiorani, Francesco Di Marzio, Gianluca Renzi, Giovanni Solofra, Giuseppe Molaro, Luca Gulino, Marco Ambrosino, Matteo Metullio, Mattia Trabetti, Nello Iervolino, Riccardo D’Agostino, Roberta Merolli, Tommaso Foglia, Davide Guidara, Luca Abbruzzino, Davide Caranchini, Antonio Zaccardi..

    Movimento Cucinanuova e i cuochi giovani

    13 Gennaio 2021 0 commento
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    Emergente Pastry (delivery): i dessert che hanno vinto
    Eventi 2020

    Emergente Pastry (delivery): i dessert che hanno vinto

    Di Luigi Cremona 17 Dicembre 202023 Dicembre 2020
    scritto da Luigi Cremona

    Le Grand Jury: Emanuel Mugnier dell’Ecole Ducasse a Parigi per il dolce moderno al cioccolato e Rossano Boscolo per il dolce con cottura al forno sono stati i due importanti giudici della gara che, ricordiamo, non doveva premiare il dessert migliore (perchè non era possibile organizzare l’assaggio in modo corretto per tutti) ma quello che meglio si prestava al delivery.

    Ecco le due ricette vincenti, rispettivamente di Maicol Vitellozzi pasticciere al Del Cambio di Torino e Tommaso Foglia pasticciere al Don Alfonso 1890 a San Barbato. Ancora complimenti a loro, ma anche agli altri 6 pasticceri che hanno partecipato mostrando indubbie doti professionali e notevole creatività e originalità per gli elaborati presentati.

    CHRISTMAS TREE – DESSERT MODERNO AL CIOCCOLATO
    – Cremino alla mandorla
    – Mousse al cioccolato al latte
    – Inserto ai marroni
    – Cremoso al cioccolato fondente e marroni
    – Croccantino pralin delicrisp caramel
    – Burro di cacao verde
    – Glassa pinguino fondente

    Cremino alla mandorla
    150 gr cioccolato bianco
    100 gr purea di mandorla

    Mousse al cioccolato Minuetto Santo Domingo 38%
    125 gr latte fresco
    2.5 gr gelatina
    12 gr acqua
    170 gr cioccolato al latte 38% Santo Domingo Irca
    250 gr panna montata

    Portare il latte ad ebollizione, scioglierci la gelatina, versare 1/3 di latte sul cioccolato ed emulsionare con la frusta, aggiungere il restante in due volte ed emulsionare.
    Quando la base sarà a 38/40°c, incorporare la panna semi montata.

    Inserto ai marroni
    50 gr latte fresco
    1.5 gr gelatina
    8 gr acqua
    225 gr pasta di marroni
    175 gr panna fredda

    Scaldare il latte e scioglierci la gelatina, aggiungere la pasta di marroni e mixare. Versare la panna continuando a mixare.
    Versare nello stampo ed abbattere.

    Cremoso al cioccolato fondente Minuetto Madagascar 72% e castagne
    100 gr panna
    100 gr latte
    40 gr tuorli
    20 gr zucchero
    100 gr cioccolato fondente 72% Madagascar Irca
    40 gr pasta di marroni

    Realizzare una crema inglese con panna, latte, tuorli e zucchero. Versare la crema sul cioccolato e la crema di marroni e mixare. Colare nello stampo desiderato ed abbattere.

    Croccantino al caramello salato
    100 gr pralin delicrisp caramel fleur de sel Irca

    Glassa pinguino fondente
    100 gr burro di cacao
    100 gr cioccolato fondente 72% Madagascar Irca

    XMAS PRESENT – DESSERT CON COTTURA DA FORNO
    – Torta di nocciole con gianduia
    – Inserto morbido al mango
    – Glassa tenera rossa allo yuzu
    – Cioccolato plastico

     

    il piccolo panettone di Foglia

    Categoria: Dolce da forno

    Panettoncino alle albicocche del Vesuvio
    glassa al Caramel Fleur de sel e fava Tonka

    53g lievito madre
    100g farina
    70g acqua
    30g zucchero
    100g burro
    60g tuorli

    60g farina
    40g tuorli
    60g burro
    10g miele
    1g sale
    1g vaniglia
    115g albicocche
    100g delicrisp fleur de sel
    1g fava tonka

    Formare il primo impasto con lievito madre maturo, farina e acqua, aggiungere poi lo zucchero, il burro ed in fine i tuorli.
    Lasciar maturare a 26°c per 12 ore circa.

    Procedere con il secondo impasto aggiungendo farina, zucchero, tuorli , miele ed aromi, il burro con il sale. In fine aggiungere le albicocche candite.

    Formare dei pezzi da 100gr e dare una prima pirlatura. Dopo 20 minuti dare una seconda pirlatura e adagiare nel pirottino.

    Far lievitare fino al raggiungimento dell’orlo, incidere la superficie e porre una noce di burro.

    Infornare a 140°c per 13/15 minuti

    Quando saranno freddi fare la glassata con il delicrisp caramel fleur de del Irca e grattugiare la fava tonka prima che si rapprenda il cioccolato.

    Servire a temperatura ambiente.

    Si consiglia di degustare il panettoncino tiepido.

    Emergente Pastry (delivery): i dessert che hanno vintoEmergente Pastry (delivery): i dessert che hanno vintoEmergente Pastry (delivery): i dessert che hanno vintoEmergente Pastry (delivery): i dessert che hanno vintoEmergente Pastry (delivery): i dessert che hanno vinto
    17 Dicembre 202023 Dicembre 2020 0 commento
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    Emergente Pastry: la sfida dei dessert via delivery
    Eventi 2020

    Emergente Pastry: la sfida dei dessert via delivery

    Di Luigi Cremona 16 Dicembre 202017 Dicembre 2020
    scritto da Luigi Cremona

    Dovendo dare un tema per il nostro webinar dedicato alla pasticceria di ristorazione, abbiamo pensato che per il pranzo delle Feste molti, non potendo andar al ristorante, sceglieranno l’alternativa di ordinare il menù, o almeno il dolce, che quel giorno non potrà mancare sulla tavola delle feste. Il tema quindi che diamo ai nostri giovani pasticceri è questo:
    Pensate ad un dolce dedicato alle feste, che sia buono, che sia originale ma che sia anche funzionale ai fini del “delivery”….
    Daremo un premio alla ricetta migliore (di fatto saranno due le tipologie richieste ad ognuno dei partecipanti, un dolce moderno al cioccolato e un dolce da forno). Senza l’assaggio è difficile poter giudicare un dessert e ancor di più le ricette peculiari della ristorazione che sono spesso tra le più complesse da valutare in quanto sovente legate ad alta tecnica ed assemblaggi particolari per ottenere una grafica d’effetto che spesso li caratterizza. Senza aver la pretesa di giudicare il dolce in assoluto migliore, l’idea è di premiare quello più aderente al tema e allo stesso tempo stimolare i giovani pasticceri a confrontarsi con un mondo che sta velocemente cambiando.
    I pasticceri che hanno prontamente aderito sono: Andrea De Benedetto del Ristorante Adelaide presso Hotel Vilòn***** a Roma, Tommaso Foglia, pastrychef della nuova stella Michelin 2021, Don Alfonso 1890* presso San Barbato Resort Spa & Golf a Lavello PZ, Ilaria Caneva del Ristorante Cracco** a Milano, Beatrice Bello del ristorante MadeITerraneo nella capitale, Maicol Vitellozzi del ristorante Del Cambio* a Torino, Michele Fanucchi del ristorante Arnolfo** a Colle di Val d’Elsa SI, Maria Novella Salani di Peter Brunel Ristorante Gourmet* ad Arco TN ed infine Debora Vella di Dolce Locanda di Perbellini a Verona.

    Ognuno dei concorrenti è stato abbinato ad un noto Esperto del settore (pasticcere, chef, giornalista, etc.) individuato da noi oltre che per la competenza, perché residente nelle immediate vicinanze al luogo dove il concorrente opera: a lui/lei sono stati consegnati i due dolci, come se fosse un normale servizio di delivery in modo che possa giudicarli anche al gusto. Questi gli Esperti che abbiamo selezionato: Livia Chiriotti direttrice editoriale Pasticceria Internazionale e Co Owner Chiriotti Editori, Carlo Passera giornalista di Identità Golose, Francesca Negri giornalista del Corriere del Trentino e dell’Alto Adige, blogger geishagourmet.com, Lido Vannucchi Fotografo wine food, consulente di cibo, vino e territorio, Sabrina Fattorini imprenditrice e food blogger di architettandoincucina.it, Annalisa Zordan Food writer presso Gambero Rosso, Giulia Mancini giornalista di Le Guide di Repubblica, Bernardo Pasquali giornalista per le testate The Italian Wine Journal, Foodyes, L’ Adige di Verona e Daniele Bracuto Social media chef, designer, food blogger di inthefoodforlove.it.
    Anche la location scelta è particolare: il Garum, museo gastronomico e biblioteca al Circo Massimo di Roma. La Grand Jury dell’evento è d’eccezione: Emanuel Mugnier, in collegamento straordinario dalla nuovissima Ecole Ducasse, Accademia di Cucina da poco inaugurata a Parigi e Rossano Boscolo, ideatore e titolare del Museo di Cucina e Pasticceria Garum a Roma.
    Importante, crediamo, sia il messaggio che vogliamo dare con questa iniziativa: anche le prossime feste potranno essere liete e più sicure se rimaniamo a casa, sapendo approfittare delle opportunità che esistono, rendendole più dolci con una coccola a domicilio in più, in piena serenità.
    Hanno vinto Tommaso Foglia per il dolce tradizionale al forno e Maicol Vitellozzi per il dessert al cioccolato
    Altri particolari a seguire

    Emergente Pastry: la sfida dei dessert via deliveryEmergente Pastry: la sfida dei dessert via deliveryEmergente Pastry: la sfida dei dessert via deliveryEmergente Pastry: la sfida dei dessert via deliveryEmergente Pastry: la sfida dei dessert via deliveryEmergente Pastry: la sfida dei dessert via deliveryEmergente Pastry: la sfida dei dessert via deliveryEmergente Pastry: la sfida dei dessert via deliveryEmergente Pastry: la sfida dei dessert via deliveryEmergente Pastry: la sfida dei dessert via deliveryEmergente Pastry: la sfida dei dessert via delivery
    16 Dicembre 202017 Dicembre 2020 0 commento
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    WEBINAR 2020 #IRCA INSIEME AD EMERGENTE PASTRY
    Emergente Pastry

    WEBINAR 2020 #IRCA INSIEME AD EMERGENTE PASTRY

    Di Redazione Witaly 24 Luglio 202024 Luglio 2020
    scritto da Redazione Witaly

    Proseguono gli incontri on line con gli emergenti, per il quinto Webinar abbiamo parlato del mondo della pasticceria insieme ad una grande azienda, Irca, che dal 1919 si dedica alla fabbricazione di prodotti alimentari destinati alla Pasticceria, Panificazione e Gelateria. Abbiamo avuto il piacere di conoscere la realtà di Irca attraverso le parole del CEO Paolo Perego, che ha raccontato la filosofia dell’Azienda e grazie all’Academy Director Fabio Birondi che dal punto di vista tecnico ha presentato i prodotti che sono stati gli ingredienti principali delle ricette dei giovani emergenti pastry. Hanno partecipato all’appuntamento sul web molti protagonisti del settore: Paolo Sacchetti ex Vicepresidente dell’Accademia AMPI e Maestro Pasticcere di Pasticceria Nuovo Mondo a Prato, Antonio Ziantoni Patron chef di Zia Restaurant a Roma e il giovane pastry chef Christian Marasca che sta portato avanti il nuovo format, dedicato esclusivamente al dessert, Door to door – Zia pasticceria, simbolo del nuovo servizio di asporto e delivery di Zia.

    Gli Emergenti Pastry che hanno presentato le loro ricette elaborate con i prodotti di Irca sono stati: Matteo Corridore pastrychef junior di Locale Firenze con la sua idea di “Nocciola e cioccolato”, un pasta frolla con una dacquoise alla nocciola accompagnata da un cremoso al cioccolato bianco Irca, una mousse al cioccolato fondente Irca e ricoperto con una glassa fondente a specchio; Andrea De Benedetto pastrychef junior al Ristorante Adelaide dell’Hotel Vilon di Roma con  il suo dessert “Millevoglie”, una ganache al nocciolato Irca accompagnata da un biscotto morbido al cioccolato Irca, una crepes dentelles, del gelato al lampone e un crumble alle nocciole; Ilaria Caneva pastrychef del Ristorante Cracco a Milano con una ricetta che ricorda la classica merenda italiana Pane&cioccolata la“Millefrolle al Pane“, una pasta frolla al pane con cremoso al caramello e nocciola Irca profumato al caffè ed un cuore morbido di mou al cioccolato fondente 72% Irca e zenzero; Tommaso Foglia pastrychef del Ristorante Don Alfonso 1989 al San Barbato Resort Spa & Golf di Lavello (PZ) con il suo “Dal Madagascar al Vesuvio”, una mousse di cioccolato fondente Madagascar 72% Irca con una ganache montata alla nocciola Irca e albicocche pellecchiella del Vesuvio profumate al timo; ed infine Veronica Di Curzio pastrychef di Casa Coppelle nella Capitale con un dessert molto creativo adatto alla stagione estiva dal nome “Vacanze Romane”, un tartella di frolla allo zucchero di canna muscovado chablonata farcita con mousse fondente al 72% Irca, una daquoise alla nocciola glassata con cioccolato nocciolato Irca con sopra una semisfera di anguria adagiata su un disco di cioccolato bianco nocciolato Irca.

    Nocciola e cioccolato di Matteo Corridore al Locale Firenze

    Millevoglie di Andrea De Benedetto al Ristorante Adelaide

    Millefrolle al Pane di Ilaria Caneva al Ristorante Cracco

    Dal Madagascar al Vesuvio di Tommaso Foglia al Ristorante Don Alfonso 1989

     

    Vacanze Romane di Veronica Di Curzio a Casa Coppelle

    Luigi e Lorenza durante il webinar con Irca

    24 Luglio 202024 Luglio 2020 0 commento
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    LA RUBRICA DI EMREGENTE PASTRY : DALILA SALONIA
    Witaly

    LA RUBRICA DI EMREGENTE PASTRY : DALILA SALONIA

    Di Redazione Witaly 16 Marzo 202030 Aprile 2020
    scritto da Redazione Witaly

    In questi giorni abbiamo intervistato i nostri Emergenti Pastry per sapere come passano il tempo libero ma soprattutto per conoscerli ancora meglio, raccontandoci la loro passione più grande : la pasticceria.  Dalila Salonia, pastry chef de Il Pagliaccio*, risponde così alle nostre domande :

    Perché hai scelto questo mestiere? Quando ho dovuto scegliere il percorso scolastico da intraprendere non ero proiettata verso l’alberghiero, sebbene fin da bambina nutrivo passione per la cucina. Questioni organizzative mi hanno poi portato a frequentare la scuola alberghiera con un indirizzo specifico “Arte Bianca e pasticceria”. Dalle prime lezioni in laboratorio a contatto con i prodotti della pasticceria ho capito però che la mia scelta era stata quella giusta.

    Il tuo dessert preferito? Se dovessi scegliere tra dolce e salato, opterei sempre per il salato; i dolci mi piace prepararli! Un dolce, di cui però ho un ricordo speciale, è il tiramisù; mia sorella lo preparava spesso e devo ammettere che il suo è il migliore che abbia mai provato.

    Cosa ti aspetti da Emergente Pastry? Seguivo già da tempo le competizioni di Emergente e speravo ben presto di poter partecipare. Nel ristorante in cui lavoro, Il Pagliaccio di Roma, riesco ad esprimere la mia creatività e ho il sostegno giusto per mettermi alla prova. Voglio lanciarmi in questa avventura e vedere a che livello sono gli altri concorrenti per potermi poi spingermi oltre quello che già so fare.

    Conoscevi già l’azienda Irca? Come ti sei trovata con i loro prodotti? Conosco l’azienda Irca dai tempi della scuola alberghiera. Per le mie ricette ho provato ad utilizzare il croccante e l’ho apprezzato molto, sia come gusto che come lavorazione.

    Quale è la tua più grande ambizione? Mi piacerebbe diventare consulente di pasticceria ma soprattutto entrare a far parte dell’AMPI, Accademia Maestri Pasticceri Italiani.

    Il tuo hobby preferito? Adoro fare dipinti astratti su tela con colori a olio. Nei miei dipinti prevalgono colori decisi e forti, così anche nei miei piatti ci deve essere una sensazione di impatto. I colori sono veri e propri veicoli di messaggi che possono influenzare l’immaginazione del cibo ed il desiderio di mangiarlo.Quindi, nel momento della presentazione del piatto è importante conoscere il significato attribuito ai vari colori, per accostarli ed esaltarli al meglio.

    Il tuo motto ?: Mi torna in mente una frase del poeta romano Virgilio: “Omnia vincit amor”. Adattando l’aforisma al momento attuale che stiamo vivendo, ritengo che la passione per quello che si fa non si arrende davanti a nessun ostacolo. Penso che utilizzare buon senso, criterio e lottare per il proprio ideale porti a risolvere la situazione.

     

     

    16 Marzo 202030 Aprile 2020 0 commento
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    EMERGENTE PASTRY 2020 : CHI E’ DALILA SALONIA
    Witaly

    EMERGENTE PASTRY 2020 : CHI E’ DALILA SALONIA

    Di Redazione Witaly 11 Marzo 202030 Aprile 2020
    scritto da Redazione Witaly

    La seconda Edizione di #EmergentePastry 2020 si terrà al The First Roma Dolce che ospiterà le giovani promesse della pasticceria nella ristorazione. L’evento sarà riprogrammato non appena finirà l’emergenza, sperando di tornare alla normalità il prima possibile. Partecipante in gara è Dalila Salonia.

    Dalila Salonia, nata a Ceva (CN) di anni 25. Ha intrapreso  il ramo della  pasticceria perchè, banalmente, da molto piccola si dilettava nella cucina di casa,  insieme ai suoi genitori a preparare dolci. Per questo, decide di frequentare la scuola alberghiera e successivamente una scuola specializzata, affiancando i migliori  maestri della pasticceria italiana, come ad esempio Iginio Massari, Gino Fabbri, Emmanuele Forcone e molti altri.  Della pasticceria le piacciono la precisione e la chimica che occorre avere e sapere  per realizzare bellissime creazioni. “Credo che sia un mondo infinito dove non si smetta mai di imparare.”

    11 Marzo 202030 Aprile 2020 0 commento
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    EMERGENTE PASTRY 2020 : CHI E’ VERONICA DI CURZIO
    Witaly

    EMERGENTE PASTRY 2020 : CHI E’ VERONICA DI CURZIO

    Di Redazione Witaly 10 Marzo 202030 Aprile 2020
    scritto da Redazione Witaly

    La seconda Edizione di #EmergentePastry 2020 si terrà al The First Roma Dolce che ospiterà le giovani promesse della pasticceria nella ristorazione. L’evento sarà riprogrammato non appena finirà l’emergenza, sperando di tornare alla normalità il prima possibile. Partecipante in gara è Veronica Di Curzio.

    Veronica Di Curzio, 28 anni e vive a Roma.  Sin da bambina, grazie  agli odori che sentiva provenire delle torte della nonna, ha sempre amato la pasticceria. Così a 19 anni lascia gli studi per seguire la sua passione frequentando un corso professionale di pasticceria. Da lì in poi questo mondo ha iniziato a fare parte della sua vita a 360° , diventando  una professione.  Iniziando in un  laboratorio di pasticceria , passando per ristoranti fin ad arrivare ad oggi a Casa Coppelle, dove ha trovato la sua dimensione nel realizzare dessert fedeli  alla scuola francese ma anche innovativi e originali.

    10 Marzo 202030 Aprile 2020 0 commento
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    EMERGENTE PASTRY 2020 : CHI E’ SILVIA LAGANA
    Witaly

    EMERGENTE PASTRY 2020 : CHI E’ SILVIA LAGANA

    Di Redazione Witaly 4 Marzo 202030 Aprile 2020
    scritto da Redazione Witaly

    Per la seconda Edizione di Emergente Pastry il 10 Marzo 2020 il The First Roma Dolce ospita le giovani promesse della pasticceria nella ristorazione. Partecipante in gara è Silvia Lagana del ristorante Aroma*.

    Silvia Lagana, 30 anni, originaria di Roma. Lavora come Sous Chef di Pasticceria al Ristorante “Aroma” *   Hotel Palazzo Manfredi. Braccio destro dello Chef Pasticcere Daniele De Santi. Diplomata a liceo di scienze sociali, successivamente inizia a intraprendere il percorso universitario di Scienze Infermieristiche, ma dopo qualche anno capisce di voler intraprendere un’altra strada… la strada della pasticceria. Nel 2015  frequenta il corso di pasticceria alla CastAlimenti a Brescia. Inizia come stagista presso “ La Portineria” di Gian Luca Forino. Nel 2016 entrai nel mondo della ristorazione come commis di pasticceria al “Cafè les Paillotes” di Pescara * Stella Michelin. Forte del suo percorso professionale e grazie a questa esperienza le viene proposto il ruolo di Pastry chef al “ Castello di Fighine” Ristorante * Stella Michelin, passando prima al Ristorante “La Pergola” dello Chef Heinz Beck *** Stelle Michelin. Dopo qualche anno entro a far parte della squadra di “Aroma” in qualità di sous chef dello Chef Pasticcere Daniele De Santi.

     

    4 Marzo 202030 Aprile 2020 0 commento
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    COQUIS A EMERGENTE PASTRY 2020
    Witaly

    COQUIS A EMERGENTE PASTRY 2020

    Di Redazione Witaly 4 Marzo 202030 Aprile 2020
    scritto da Redazione Witaly

    Quest’anno i ragazzi di Emergente Pastry, avranno la possibilità di preparare le loro ricette di dessert  e finger food presso l’Ateneo della Cucina Italiana COQUIS.

    Inizierà così la gara dei giovani pasticcieri, che si terrà il prossimo 10 Marzo nell’istituto romano che propone corsi di Alta Formazione Professionale avvalendosi dei migliori docenti professionisti. Maestri del settore italiani e stranieri , che oltre ad offrire corsi di cucina professionale si dedicano al mondo del vino e di cucina amatoriale. “ I valori della scuola si fondano sulla ricerca della migliore materia prima, sullo studio della tradizione della cucina italiana, sul rispetto della varietà dei campanili e del patrimonio agroalimentare italiano”. L’Ateneo Coquis da la possibilità di formare persone capaci di inserirsi nel mondo del lavoro con competenze tecniche ed etiche.

    4 Marzo 202030 Aprile 2020 0 commento
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    EMERGENTE PASTRY 2020 : CHI E’ ENRICO VENTURINI
    Witaly

    EMERGENTE PASTRY 2020 : CHI E’ ENRICO VENTURINI

    Di Redazione Witaly 3 Marzo 202030 Aprile 2020
    scritto da Redazione Witaly

    Per la seconda Edizione di Emergente Pastry il 10 Marzo 2020 il The First Roma Dolce ospita le giovani promesse della pasticceria nella ristorazione.Partecipante in gara è Enrico Venturini Pastry chef al Oro Restaurant*.

    Enrico Venturini, 27 anni, della provincia di Venezia, ha dimostrato passione nel mondo della cucina sin da bambino. Ed è per questo che ha deciso di intraprendere gli studi superiori presso l’Istituto alberghiero IPSSAR G. Maffioli di Castelfranco Veneto (Treviso). Terminato il diploma, ha iniziato il suo percorso lavorativo presso la pasticceria Bido di Mestre (Venezia), dove il titolare Alvaro Bido e il suo team hanno potuto trasmettere tutta la loro passione per il mondo dolce ad Enrico. Successivamente, ha potuto cogliere la possibilità di entrare a far parte dell’équipe del Maestro Luigi Biasetto, campione del mondo di pasticceria e membro Relais Dessert, ed è qui che apprende un metodo unico da colui che è un vero e proprio emblema della pasticceria mondiale. Dopo questa esperienza cardine, decide di partire per la Francia, a Deauville in Normandia, presso Dupont avec un thé del MOF Jean Pierre Etienvre, affiancato in quegli anni dallo Chef André Loutsch; qui, oltre ad affinare la conoscenza della lingua francese, si innamora ancor più dello spirito con il quale vivono questa professione, in quanto intesa come una vera e propria art
    e e riconosciuta tale a livello statale e mondiale. A malincuore dovette lasciare la Francia, che però gli aprì una porta presso il Belmond Hotel Cipriani (Oro Restaurant *), il quale ha aggiunto nuova linfa alla sua carriera, grazie allo Chef Executive Davide Bisetto ed al suo team, che rende speciale l’esperienza gastronomica all’interno di questa icona mondiale dell’ospitalità. Grazie all’impegno, alla passione, alla costanza le è stato riconosciuto il ruolo di pastry chef.

    Oro Restaurant

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