Prima edizione di Emergente Sala a Merano, non priva di difficoltà per gli stretti tempi organizzativi e per le incognite che una prima edizione sempre presenta. Ma è stato un bel successo e i tre organizzatori: Helmuth Koecher, Lorenza Vitali, Luigi Cremona brindano insieme sulla terrazza del Teatro Puccini con sigari e rhum (Maledetto Toscano di Stefano Fanticelli). E’ ancora presto per i bilanci conclusivi, ma ci sono tutte le premesse per una più importante Edizione nel 2018. Arrivederci a Merano!
Stefano Fanticelli
La pizza protagonista al Salone del Gusto con Terre Moretti e Oliviero Toscani, ma il nostro plauso va anche al Consorzio del Parmigiano Reggiano, che con larghe vedute premia anche chi oltralpe si impegna nella qualità. Un bel momento quello della degustazione abbinata tra Parmigiano Reggiano e Gruyere, la qualità non ha confini! Altro bel momento da Beppino Occelli, maestro di formaggi e grande affinatore e infine concludiamo la serata nel modo migliore: allo stand del sigaro toscano con una coppa di champagne (forse erano anche più di una, meno male!!!)
Simone Fracassi, macellaio del Casentino, ama la carne, ma anche la buona compagnia e ormai a Ferragosto ci si ritrova sempre insieme con qualche buona bottiglia. Quest’anno la novità è che non era solo lui a tagliare e muoversi dietro al barbecue, ma con lui i Dente, tre generazioni di macellai che si sono poi evoluti nella ristorazione con la famosa Osteria di San Cesareo. Cucina romana quindi a bordo piscina poco distante da Campaldino, sotto le mura di Poppi. Una giornata con la storia, le bellezze del borgo e del Castello medievale, e l’allegria della piacevole comitiva.
Salone del Gusto 2012: un pò come il Vinitaly, sempre più criticato, ma sempre più seguito dal grande pubblico e dagli operatori. Un gran casino, un gran mercato, ma ci si ritrovano poi tutti. E’ tempo di crisi, calano i consumi, ma qui tutti hanno venduto e in misura maggiore dello scorso anno, un segnale che in Italia si può stringere la cinghia ma non si rinuncia ormai alal qualità della tavola.
Lei è Stefania Scarampi, lui Filippo La Mantia, insieme il matrimonio dell’anno della ristorazione romana. Come romano mi sento debitore a Filippo La Mantia, ha reso di nuovo frequentabile e frequentata via Veneto, ha ripatinato lo spolvero locale profumandolo di allegorie siciliane e ha reso perfino popolare il brunch domenicale , un rito visto finora dagli indigeni come qualcosa di alieno. Aggiungo, mi è anche simpatico, anche se poi magari a tavola qualche critica ogni tanto mi viene di fargliela. Auguri Stefania e Filippo.