Siamo quasi arrivati a Dicembre e mancano pochissimi giorni all’inizio delle nostre gare a Milano per la selezione Nord dei premi Emergente Pizza ed Emergente Chef 2020 che si terranno Sabato 30 Novembre e Domenica 1 Dicembre al MIND Milano Innovation District, in concomitanza con un’altra grande manifestazione, il “Re Panettone”. D’altronde ci avviciniamo anche al periodo natalizio e a tutte quelle prelibatezze annesse a questi giorni di festa, come ad esempio il tanto amato Panettone italiano. Ma secondo voi quale è il maggiore produttore di panettoni al mondo?
La risposta non è affatto la più scontata e potrebbe turbare qualche animo. Il primo al mondo infatti è brasiliano, mentre il secondo è peruviano!
Sorge spontanea una domanda allora: come può il più celebre lievitato madre made in Italy non avere il suo maggiore produttore nella sua terra natia?
Per nostra fortuna Silvia Famà, editor di Cucine d’Italia, ha deciso di muoversi a tutela del Panettone #madeinItaly e lo scorso Ottobre in occasione del Panettone Word Championship, tenutosi durante HostMilano, è stata avviata un’importante iniziativa per questo prodotto a noi così caro. La campagna dal nome “Il Panettone è italiano” nasce nell’ambito del convegno “Il Panettone nel mondo, oltre la ricorrenza” promosso dai Maestri del Lievito Madre, ed ha l’obiettivo di ottenere una denominazione di origine protetta, ma nazionale di questo prodotto simbolo dell’eccellenza enogastronomica italiana. L’iniziativa infatti vuole porre l’attenzione su un aspetto cruciale, ossia la tutela da imitazioni low cost e contraffazioni che inoltre comporterebbe una maggiore salvaguardia delle oltre 43.000 imprese specializzate nella pasticceria in Italia e dei 155mila addetti ai lavori.
Per ciò è stata avviata una raccolta firme tra professionisti, addetti al lavoro del settore e ad oggi la campagna ha avuto l’appoggio da parte di: Maestri del Lievito Madre, Associazione Panificatori Confcommercio di Milano e Province, Richemont Club Italia ed il Re Panettone.
Silvia Famà
Una dop per il Panettone? in gioco ci sono considerevoli interessi e il panettone (che da milanese è ormai diventato italiano) viene sempre più apprezzato nel resto del mondo. Ma ovviamente sono tanti i concorrenti, molti anche all’estero. Ben venga una dop a difendere e proteggere il prodotto italiano. Il nostro auspicio è che difenda il prodotto eccellente per proteggere e valorizzare il meglio dell’Italia e non la mediocrità. Se ne discute alla Camera dei Deputati alla presenza delle Istituzioni, di alcuni addetti ai lavori (Paolo Sacchetti, Claudio Gatti), di operatori come Stanislao Porzio (Re Panettone e progetto Unesco).
A raccontare i tanti contenuti della prossima edizione del Merano Wine Festival è proprio l’ideatore, Helmuth Koecher in occasione dell’Anteprima che si è svolta all’Acquario Romano in quest’ultimo weekend. Tra i tanti contenuti c’è anche Emergente Sala selezione Nord, che quest’anno si svolgerà proprio dentro il Kurhaus venerdì 8 novembre con sessione di prova anche il giovedì 7 pomeriggio. Un’occasione per trasmettere ai media romani tante informazioni, ma anche per assaggiare qualche buon vino. Infatti come d’abitudine sono presenti una 50ina di aziende di tutta Italia. Due brindisi da ricordare sugli altri: quello con i vini di Venturini Baldini e l’amico Alessandro Scorsone, e poi al vicino Mercato Centrale di via Giolitti quello con Gianfranco Boccoli, dedicato a Luca Boccoli, in costante recupero e al quale va tutta la nostra stima ed affetto. Quest’anno c’è anche una collaborazione in atto con l’Associazione Les Collectionneurs rappresentata da Stefano Pesce. E abbiamo il piacere di presentare al pubblico romano due giovani chef qui non tanto conosciuti: Andrea Besana del Resort Le Ville a La Spezia, e Alberto Sparacino di Cum Quibus di San Gimignano.
Si è presentata ieri al Campidoglio la Rome Restaurant Week, anche se la “week” operativa sarà quella della seconda settimana di novembre quando tutti i ristoranti che avranno aderito (se ne prevedono un’ottantina), offriranno a chi si prenota nel sito online una cena a prezzi concordati (secondo la classe del ristorante da 25 a 55 euro). Un’occasione per fare anche uno scambio di idee sulla ristorazione romana con gli chef presenti. Poi un cocktail sulla terrazza dell’Hotel Esedra (Boscolo Hotel), dove qualcuno si è anche scatenato nel ballo.