Due eventi, il Forum e i Capolavori a tavola e quindi doppio risultato. Il parco (grande e bellissimo) del Borgo a Corsignano viene quest’anno completamente coinvolto e tra prodotti (formaggi, mortadella, prosciutti ecc..) chef (una ventina) e dessert (a bordo piscina) la cena diventa una maratona golosa dove è impossibile assaggiare tutte le proposte. Però la serata è piacevole anche per il bel tempo, la temperatura perfetta, gli spazi consentono di evitare code e resse, e tra un brindisi con le bollicine di Ferrari e il ciaccino di Menchetti si chiacchera amabilmente con tanti chef venuti da lontano. Un capolavoro di serata.
Sebastiano Lombardi
50 anni di Pellicano: una storia di un grande successo nato tanti anni fa per una coppia di giovani americani invaghiti dalla bellezza della piccola baia. Un anno di cambiamenti importanti per il Pellicano, ad Antonio Guida (ora chef al Mandarin di Milano) è subentrato Sebastiano Lombardi, un giovane chef pugliese cresciuto alla Sommit di Ostuni, una chicca di albergo, ma di dimensioni minimali rispetto al Pellicano. Non è stato sicuramente facile per Sebastiano affrontare le nuove responsabilità, ma ormai, a fine quasi stagione, lo troviamo più sereno. L’occasione è una cena a 6 mani con altri chef di ristoranti d’albergo ugualmente prestigiosi: Andrea Migliaccio del Capripalace e Fabio Ciervo dell’Eden di Roma. Cena che svivola via con un perfetto servizio nella piacevolezza impeccabile di questa struttura, e ne approfittiamo per riprovare al mattino la prima colazione, che rimane tra le migliori d’Italia.
Tre grandi alberghi con tre grandi cucine: l’Eden di Roma, il Pellicano di Porto Ercole, il Capripalace di Capri, insieme prima dell’apertura (per gli ultimi due) e della chiusura (a fine anno per un profondo rinnovamento e upgrading della struttura) per l’Eden. E’ sempre un piacere cenare in questo bel ristorante che offre un panorama stupendo della Capitale, gode di un servizio efficiente e puntuale e di una cucina di prestigio, rinforzata per l’occasione. Cena allietata da grandi vini, con una serie lunga di ricette per offrire spazio a tutti gli chef, dove gli ingredienti nobili sono stati protagonisti (tartufo, gamberi rossi, capesante, triglie, fassona, caviale)….. un pò scontato, ma in occasioni come queste è la scelta meno rischiosa.
Grande l’inizio con Massimo Bottura che ha saputo essere trascinante come pochi. Non tanto e non solo per quello che dice, ma per la passione e la capacità di coinvolgimento che ci mette. Dopo di lui una parata di chef celebri trascinati qui dall’amore per la mozzarella di bufala, ma anche dal grande lavoro di raccordo fatti da Barbara e Albert Sapere, bravi come sempre.
Bravo e modesto Sebastiano Lombardi chef del ristorante Cielo de La Sommità. Cresciuto con uno dei migliori e meno conosciuti chef d’Italia , Carlo Persia, ormai da tanti anni all’estero, e poi con due chef meticolosi e attenti al dettaglio come Antonio Guida e Nino di Costanzo. Questo per dire che tecnica e preparazione di base ne ha a sufficienza e a queste aggiunge un buon carattere che non guasta mai. Ci ha dato una serie di piatti di pesce di mare leggeri moderni e variati in rapida successione, per scivolare su un maialino alla senape e riprendersi su un risotto un pò confuso nella presentazione ma decisamente buono al palato. Uno chef da seguire con attenzione.