Il latte fa bene a tutte le età. è ben noto. Per ricordarcelo e per sottolinearne l’importanza la Confcooperative ha organizzato una cena originale sia per il tema: il latte è trendy, sia per la location: la spettacolare Lanterna di Fuksas sul tetto di quello che un tempo era l’Unione Militare a via del Corso. L’attenzione non è mancata, il risultato pure. Unico rammarico che nessuno abbia menzionato, parlando del latte e della sua importanza, l’incongrua imposizione del prezzo unico del latte che non va certo a favore di chi si impegna per la qualità.
Gioacchino Bonsignore
Foodexp è ormai un evento consolidato grazie alla tenacia di Giovanni Pizzolante che è riuscito a mantenerlo anche durante la pandemia. Questa speriamo sia l’edizione della ripartenza e cade al termine di una stagione che ha premiato il Salento con un’affluenza record.
Si parla un pò di tutto, ma con un omaggio alle categorie che più hanno sofferto e a coloro che si sono distinti per come hanno saputo reagire al blocco e all’emergenza. A seguire una conversazione con Alessandro Pipero, sempre acuto osservatore della ristorazione e dei suoi problemi. Infine una cena di gala, al tavolo con due ex emergenti di eccezione: Paolo Griffa e Francesco Brutto, e anche con due grandi professionisti del Geranium di Copenaghen: Virginia Anne Newton e Mattia Spedicato.
Prima giornata di Foodexp che si apre con un bel approfondimento del tema Young in the future con Gioacchino Bonsignore, Paolo Marchi, Salvatore Leo, Fabio Pollice rettore dell’Università del Salento e naturalmente Giovanni Pizzolante organizzatore dell’evento. Poi tanti altri dibattiti, e larga presenza di chef. Parliamo anche del nostro Premio Emergente con Stefano Pistollato e Dario Iurlano, moderati da Mariella Piscopo epartecipaimo al pranzo di Valentina Rizzo chef della Farmacia dei Sani a Ruffano. Insomma una giornata densa, con tanti personaggi importnati venuti fin qua, e già vediamo al lavoro in cucina Donato Episcopo al lavoro per la cena.
La FIC da quando c’è Rocco Pozzulo ha moltiplicato le sue attività, sta motivando un numero crescente di cuochi, e compattando gli associati. Un bel lavoro che cerchiamo di seguire anche se ci fa fare i salti da un punto all’altro dell’Italia. Eccoci a Matera nell’anonimo (ma funzionale) Hilton Garden Inn, alla periferia della città e quindi lontano dal bellissimo centro storico. Tante le testimonianze sul palco, si parla di famiglia, di salute, di bambini, tutti temi importanti e basilari, ma con spirito conviviale, senza presunzione e molta chiarezza e semplicità. Insomma stare con questi chef che preferiscono chiamarsi cuochi, è un vero piacere.
Ieri le due finali, del Centro e del Sud, con una prestazione molto allineata ed equilibrata dei vari concorrenti in gara. Ognuno doveva fare un menù partendo dagli ingredienti base con assaggi per ben 40 persone, impresa non facile in 4 ore di tempo. Per giunta il piatto di carne non era noto, ma gli ingredienti sono stati dati ai vari concorrenti alle 9 del mattino in una misterybox.
L’arrivo di Andrea Mainardi sconvolge un pò l’uditorio, la gente di accalca, la cucina-palco diventa veramente l’attrazione principale. Il suo riso risotto inventato lì per lì con i prodotti del Gargano trovati in giro (caciocavallo podolico e miele) è una vera lezione show, con tante risate ma anche tanti messaggi di sano buonsenso e indubbia esperienza professionale consegnati ai visitatori. Un cuoco-showman che accontenta e conquista tutti, passanti casuali e esperti golosi. E priame dopo altri chef e altre ricette presentate con indubbia professionalità dai migliori chef del territorio come Di Paola, Sacco, Michele Vescera e Leonardo Vescera, del Capriccio di Vieste, il più noto sicuramente. Si conclude con la classe di Oliver Glowig, arrivato da Roma, impeccabile e preciso.
Il caso vuole che nel giro di pochi giorni ci siamo ritrovati prima a Montecatini Terme e ora a Fiuggi in questo Grand Hotel delle Fonti. Ambienti maestosi e sontuosi, legati da una crisi non piccola dalla quale speriamo possano riprendersi inventandosi magari un nuovo modello di ospitalità termale. L’invito è dell’Ais Lazio, diretta dalla bella e brava Antonella Mosetti, e il motivo è quello di premiare i fratelli Serva, titolari della Trota di Rivodutri, che rappresentano uno dei migliori esempi di come si possa fare qualità anche in ambienti difficili e remoti, proponendo soluzioni innovative (pesce d’acqua dolce) coniugandole con determinazione e capacità. Oggi sono riconosciuti come tra i migliori ristoranti d’Italia, e premiare i due fratelli è stato per noi un atto sentito e dovuto.
Emergente Pizza Nord Italia 2014, le qualificazioni di Veneto, Piemonte e Liguria
La tensostruttura all’interno del centro di ricerca vitivinicola di Riccagioia ha ospitato domenica le gare per la qualificazione in finale di Emergente Pizza del Nord Italia 2014. Durante l’arco della giornata nel primo turno di qualificazione si sono sfidati Mirko Bressan, Andrea Bonomo, Donatello Nicola e Maurizio Urraro. Il secondo round di qualificazione ha avuto come protagonisti Riccardo Agnolin, Luca Bedin, Luca Gaido e Matteo Moretti. I qualificati per la finale sono: Mirko Bressan, Maurizio Urraro, Riccardo Agnolin e Matteo Moretti. Il tutto coordinato dalla bravura di Monica Piscitelli e dalle esibizioni dei Master Pizza: Giuliano Geretti, Riccardo Antoniolo e Matteo Aloe e Massimo Giuliana.
Fa scalpore l’assenza di Uliassi, mentre ci complimentiamo per le tre forchette al S’Apposentu, una scelta coraggiosa e innovativa che premia un’isola un pò forse trascurata. Una serata coi fiocchi, tra tanti chef, colleghi e produttori di vini , vissuta in allegria.
Bello il Grand Hotel di Rimini dove pernottiamo e al mattino torniamo al villaggio del Festival per le Premiazioni. Il Trofeo Galvanina viene assegnato a personalità di spicco del settore, ed è un piacere consegnarlo a Gioacchino Bonsignore, giornalista e amico.