Foodexp è ormai un evento consolidato grazie alla tenacia di Giovanni Pizzolante che è riuscito a mantenerlo anche durante la pandemia. Questa speriamo sia l’edizione della ripartenza e cade al termine di una stagione che ha premiato il Salento con un’affluenza record.
Si parla un pò di tutto, ma con un omaggio alle categorie che più hanno sofferto e a coloro che si sono distinti per come hanno saputo reagire al blocco e all’emergenza. A seguire una conversazione con Alessandro Pipero, sempre acuto osservatore della ristorazione e dei suoi problemi. Infine una cena di gala, al tavolo con due ex emergenti di eccezione: Paolo Griffa e Francesco Brutto, e anche con due grandi professionisti del Geranium di Copenaghen: Virginia Anne Newton e Mattia Spedicato.
Eleonora Cozzella
Un bel finale quello di ieri sera, grazie alla location speciale (l’Hotel Eden), grazie ai ns sponsor, grazie ai giurati e soprattutto grazie ai concorrenti molto preparati che hanno subito e ben risposto alle moltissime domande che ci hanno fatto sforare i tempi, ma che hanno anche dimostrato la validità del format. Ricordiamo i giurati: Vincenzo Donatiello direttore di sala di Piazza Duomo tre stelle michelin che ha nell’occasione presentato anche il suo nuovo e godibilissimo libro (Io Servo) dedicato al mestiere più bello del mondo: il cameriere. E poi il padrone di casa Daniele Colombo F&B dell’Eden, il grande sommelier Gennaro Buono, la bravissima ed esperta collega Eleonora Cozzella, ed infine Helmuth Koecher patron del Wine Festival di Merano, l’evento forse più prestigioso d’Italia che tante volte ha fisicamente ospitato i nostri eventi. Una giuria estremamente qualificata che ha tartassato i 4 concorrenti: Carla Scarsella del nuovo ristorante Sintesi, una vera chicca di cucina contemporanea ad Ariccia; Manuel D’Ercoli l’esperto professionista della sala dell’Acquolina, ristorante stellato di Roma come il Convivio presente con il sommelier Giacomo Scatolini ed infine la giovanissima ma tenace Ilaria Schiavi di Materiaprima, osteria contemporanea di Pontinia. Una bella e appassionante sfida che si è conclusa con la vittoria di Giacomo Scatolini, ma onor del merito agli altri. Andranno quindi in finale in 4: Giacomo Scatoli vincitore della terza batteria con Francesca Sileoni e Andrea Diolaiuti exaequo della seconda, ed Emanuele Ritocco vincitore della prima batteria. A tutti i nostri ringraziamenti. Bel brindisi finale con lo champagne Extrè e le tartine al parmigiano reggiano di Fabio Cervio. Grazie ancora a tutti i nostri sponsor che hanno puntualmente seguito l’evento e posto anche loro tante domande interessanti.
Il panettone più buono del mondo lo fanno ad Ischia e quello più buono per la critica lo fanno a Pompei. Il curioso verdetto fa sensazione, anche perché a convalidarlo sono due giurie, una di grandi pasticcieri e chef, perlopiù lombardi o dei dintorni, la seconda di critici esperti (e noi che eravamo lì ad assaggiare abbiamo potuto vedere che i pareri alla fine sono stati molto simile). C’erano anche alcuni panettoni venuti da lontano, perfino dal Giappone per dare a questo evento un orizzonte internazionale. L’evento ha l’ambizione di mettere un po’ di ordine tra le tante iniziative (a volte un po’ estemporanee) che affollano il settore. Ci sembra che ci siano i presupposti, qualcosa bisognerà migliorare nell’organizzazione, ma la voglia di fare bene c’è e già si vede.
Nuova edizione di LSDM e nuovo corso: non più cucina dal vivo, ricette spiegate, cuochi al lavoro. Largo spazio ai microfoni e anche qui scelte coraggiose degli organizzatori (Barbara Guerra, Albert Sapere, Luciano Pignataro): parlano a lungo uno dopo l’altro quelli che in genere parlano poco (pizzaioli e chef), mentre i giornalisti in genere loquaci vengono messi tutti insieme, e gestiti in meno di un’ora. A favore è l’ampiezza trasversale e la varietà delle tematiche affrontate, a sfavore secondo noi l’eccessiva lunghezza di alcuni interventi e lo sforamento degli orari. Però LSDM rimane uno degli eventi più piacevoli e interessanti del circuito enogastronomico, il migliore di tutto il Sud, e non solo.
LSDM edizione 2020, cambia pelle e si rinnova ma non dimentica i giovani in cucia e in sala.
Torna l’appuntamento con LSDM, il congresso internazionale di cucina d’autore quest’anno è in programma il 2 e 3 Ottobre al Savoy Beach Hotel di Paestum (SA) e girerà intorno ai temi di sostenibilità, etica ed estetica.
Tante le novità, ad esempio non ci saranno i consueti cooking show che hanno accompagnato le edizioni precedenti, stavolta infatti i cuochi verranno impegnati in dei “tavoli di lavoro”. Una scelta che ha uno scopo ben preciso, quello di valorizzare gli aspetti culturali e umanistici dell’alimentazione in modo da comprendere ogni aspetto che si nasconde dietro la realizzazione di un piatto, andando oltre la semplice tecnica messa a punto dal singolo interprete. Saranno presenti come sempre chef di calibro internazionale, giovani promesse ed esperti di cucina ma anche numerosi studiosi e professionisti del settore proprio per intraprendere un approccio in qualche modo “diverso” al mondo del cibo. Inoltre, per la prima volta LSDM 2019 sarà un evento completamente eco-friendly, con l’uso di soli materiali riciclabili e plastic free, un’iniziativa da cui prendere spunto in questo momento di estrema urgenza ambientale. Tanti gli ospiti che prenderanno parte alla kermesse come Cesare Cunaccia, giornalista e trendsetter, Marco Malaguti, esperto di nutraceutica, Lucia Galasso, antropologa dell’alimentazione, Nicoletta Poliotto, specialista in food marketing e tanti altri.
Come ogni anno eccoci a Vico per la Festa che da tanti anni Gennaro Esposito organizza. Un successo duraturo e consolidato sia per l’atmosfera che si viene a creare sia per le finalità benefiche dell’iniziativa. Quest’anno ci sono anche molti produttori selezionati dagli chef ospiti a testimoniare che il buon cibo è strettamente legato alla terra. Momento clou dell’evento la cena di gala nella grande sala di Pizza a Metro con decine di chef e centinaia di invitati.
La conduzione di Emergente Sala non ci ha permesso di seguire con attenzione il Congresso LSDM. Ma qualche breve scappata a vedere almeno qualche intervento l’abbiamo fatta e ci ha confermato l’interesse e l’attenzione con la quale le esibizioni degli chef sono state seguite. D’altronde Albert e Barbara hanno saputo portare qui il fior fiore da tutto il mondo e quando dico “qui” si intende Paestum che non è certo Milano o Roma. Quindi doppia lode a loro. Altri ricordi: la pioggia, che ha movimentato non poco e fatto cambiare alcuni programmi, e finiamo con due ottimi assaggi tratti dalla cena di chiusura: la gran carne di Bifulco, e la pasta e patate di Beppe Guida. Arrivederci a LSDM 2019.
Città della Pizza, il Convegno
L’importanza della pizza ci sembra ormai un valore acquisito, eppure fino a qualche anno fa la pizza non era considerata tale da nessuno, a cominciare dai pizzaioli stessi che (salvo eccezioni) poco ci credevano e speravano solo che i propri figli prendessero altre strade. Oggi per fortuna non è più così e se le cose sono cambiate si deve a tanti, a cominciare dai pizzaioli che ci hanno creduto e che hanno contributo a fare la svolta, e al pubblico che ha risposto con altrettanto slancio. Anche noi giornalisti abbiamo al riguardo dei meriti e a questo convegno che ha inaugurato l’evento della Città della Pizza erano presenti forse quelli più storici e rappresentativi.
Tanta folla al Sigep! Il dolce non solo non tramonta ma sembra conquistare nuovi spazi, anche se con attenzione al vegano, al salutare. Curiosità da vedere: il piccolo gruppo di aziende cinesi con i loro dolci gelatinosi, per ora una timida presenza, poi un domani chissà!