Doveva essere un aperitivo e alla fine abbiamo avuto un lungo menù degustazione non disponibile in genere al wine bar, ma solo al ristorante gourmet (Molin a Cavalese). Una serie di assaggi di assoluto livello che confermano non solo la valenza dello chef, ma anche l’interessante evoluzione: sempre più presente il territorio con le sue erbe muschi e sentori, sempre più intrigante il risultato. Tutto più che buono con la coda in basso e lo straordinario gelato alla corteccia a chiudere la bell’esperienza. Bravo Gilmozzi, una delle migliori cucine dell’intero arco alpino.