Di Redazione Witaly

Natale al Fornello

Natale al Fornello dai Ricci. Gliel’avevamo promesso, l’ultima volta eravamo andati da Lillino al Cibus e questa volta non potevamo mancare. Siamo arrivati puntuali, ma non abbiamo potuto assaggiare nulla per colpa di un’intossicazione presa al mattino in un altro locale. Un Natale il nostro fatto di 24 ore di digiuno, in compenso allietato dalle tre generazioni presenti della famiglia Ricci.

Natale al Fornello dai Ricci. Gliel’avevamo promesso, l’ultima volta eravamo andati da Lillino al Cibus e questa volta non potevamo mancare. Siamo arrivati puntuali, ma non abbiamo potuto assaggiare nulla per colpa di un’intossicazione presa al mattino in un altro locale. Un Natale il nostro fatto di 24 ore di digiuno, in compenso allietato dalle tre generazioni presenti della famiglia Ricci.

 

Loro hanno fatto un pò la storia della ristorazione  regionale italiana, la signora Dora si ricorda ancora bene quella volta (primi anni novanta) quando andammo alla Culinary Academy di San Francisco per una lezione sui prodotti del Sud d’Italia (c’erano anche Lidia e Alfonso Iaccarino). Così tra ricordi e coccole abbiamo festeggiato il Natale con una tisana, facendo almeno qualche foto. Grazie Dora, Rossella, Antonella e Vinod per la vostra cortesia. Foto in testa: il centrotavola natalizio del Fornello

esterno

il portico

in stagione (non è riscaldato) si può prenotare

interno

la tavola

i caratteristici lumi

le polpettine cacio pane e uova

fave e cicoria

il capocollo di Martina

la fantasia degli antipasti

i ravioli di cappone in brodo vegetale

gnocchi di ricotta fresca al pesto di cime di rape

troccoli con funghi porcini e cardoncelli mantecati con caprino e noci essiccate

filetto di vitello con zafferano e julienne di carote colorate

la carni al fornello

Antonella

Vinod

la brigata

Nonna Dora, la più bella

 

Potrebbe interessarti

Radio ufficiale del Maggio della Musica Polisonnografia a domicilio Napoli Livenet News Online