Oggi 5 aprile è in tutte le sale un nuovo film che parla di gastronomia e lo fa “diversamente”.
Si chiama “QUANTO BASTA” il film che Touring Club Italiano ha voluto sostenere e patrocinare. Un film che è piaciuto subito all’associazione, fin dal primo incontro fatto con il produttore cinematografico Daniele Mazzocca: perché parla di solidarietà, di scoperta dei territori italiani, di importanza delle tradizioni, di valorizzazione della gastronomia locale. Tutti valori che il Touring ha sempre sostenuto, fin dalla sua fondazione.
LA TRAMA DI “QUANTO BASTA”
Che cosa racconta “Quanto basta”, che vede come regista Francesco Falaschi? Innanzitutto di Arturo (Vinicio Marchioni), chef talentuoso ma non più di successo, con una forte tendenza alla polemica che ha finito per emarginarlo: i suoi problemi di controllo dell’aggressività lo hanno fatto finire in carcere per rissa e ora deve scontare la pena ai servizi sociali tenendo un corso di cucina in un centro per ragazzi autistici dove lavora Anna (Valeria Solarino).
Tra i ragazzi di cui si deve occupare Arturo c’è Guido (Luigi Fedele), un giovane che ha la sindrome di Asperger e una grande passione per la cucina: Guido è dotato di “palato assoluto”, vale a dire la capacità di riconoscere tutti gli ingredienti di un piatto con un solo assaggio. Arturo tratta Guido senza filtri e in modo istintivo, alla pari, talvolta sbagliando. Ma di fronte alla “neurodiversità”, che non è inferiorità, del ragazzo, Arturo tende a poco a poco a mutare il proprio comportamento e a ridefinirsi come persona.
L’AMBIENTAZIONE E LA CONSULENZA TOURING
Il film è dunque nello stesso tempo una commedia, una storia di formazione e un road movie, con i due protagonisti che intraprendono un viaggio in auto attraverso i paesaggi più caratteristici e spettacolari della Toscana, alla ricerca dei sapori della nostra tradizione.
Le scene di “Quanto basta” sono state infatti girate la scorsa estate nel Senese, in particolare in val d’Orcia, a Chiusi e (per la scena clou) nella monumentale Tenuta di Dolciano, nel territorio comunale di Chiusi. Si tratta di un ex casino di caccia del Granduca di Toscana che conserva, oltre alla cappella privata originale, un vero e proprio museo degli attrezzi agricoli del passato, le carrozze della famiglia Bologna, proprietaria della tenuta già nell’Ottocento, e La locanda delle scuderie, un accogliente ristorante di cucina maremmana.
Il Touring Club Italiano ha dato la propria consulenza nella ricerca delle location e ha messo a disposizione la conoscenza dei territori attraversati. I sopralluoghi sul set sono stati anche l’occasione per rivedere da vicino paesaggi e territori ben conservati e un paese, Chiusi (che tra l’altro è Bandiera Arancione del Touring), che conserva ancora tracce della sua storia millenaria, a cominciare da quella dei suoi più antichi abitanti, gli Etruschi. Da visitare per esempio a Chiusi il Museo Archeologico Nazionale e il paese stesso, con un impianto urbanistico murato fatto di strade, vicoli, piazze e intricati cunicoli sotterranei non ancora alterato dalla modernità.
PERCHÉ IL SOSTEGNO DEL TOURING
Oltre alla Guida “Alberghi e Ristoranti d’Italia” nata un quarto di secolo fa con l’arrivo dei giornalisti Luigi Cremona e Teresa Cremona, già nel 1931 il Touring Club Italiano aveva pubblicato la prima Guida Gastronomica d’Italia, ancora oggi riconosciuta come prezioso repertorio di prodotti, espressione di territori unici, e di ricette della tradizione. Il Tci ha sempre creduto nel rapporto tra territorio e gastronomia, particolarmente significativo nel nostro Paese: l’associazione fu fondata infatti anche per “far scoprire l’Italia agli italiani”.
È quindi con particolare piacere che l’associazione ha voluto dare il suo patrocinio e il suo appoggio alla pellicola “Quanto basta”, che porta con sé quei valori che da oltre 120 anni il Touring sostiene e naturalmente invita anche voi a sostenerlo: ci vediamo al cinema!
QUI IL CLIP CON ALCUNE SCENE DEL FILM…. E QUI
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La Redazione