Il Boscareto a Serralunga

Conoscevamo già il Boscareto, ma non Pasquale Laera che qui è arrivato dopo le sue importanti esperienze con Tonino Cannavacciuolo che segue sempre anche questo elegante ristorante. Dove inizia Cannavacciauolo e dove Laera? E’ difficile dirlo, ma di sicuro anche quest’ultimo è ben preparato e ha recentemente aggiunto al suo bagaglio un passaggio al Geranium di Rasmus Kofoed, chef di finissima tecnica. Le aspettative ci sono tutte e infatti quello che arriva al tavolo non è poco: una serie di ricette eleganti, dove la tecnica non manca, dove l’estetica gioca spesso un ruolo importante, dove si tende a strafare con qualche passaggio e ingrediente di troppo, ma c’è anche la voglia di stupire e di lasciare il segno. La serie iniziale degli stuzzichini è impeccabile, i tanti antipasti sono a volte ridondanti (cioè tanto lavoro per molta ma non tanta bontà) ma il livello rimane comunque alto. Una piccola delusione sono i due primi (coraggiosa comunque la scelta di non servire una pasta fresca nelle Langhe), non solo pesanti, ma anche esteticamente poco raffinati. Il cammino riprende con degli ottimi secondi e e si chiude con dei dessert buoni ma anche qui forse eccessivamente lavorati. Ma nel complesso un menù di forte spessore tecnico, coraggioso, che denota un grande lavoro in cucina di una brigata di sicuro ben preparata e coesa.

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