FIVI, PER LA PRIMA VOLTA A ROMA

Il 13 e il 14 maggio, primi giorni di reale primavera in una Roma assolata e con un allegro cielo turchese, Il Palazzo delle Fontane all’Eur con i suoi candidi marmi mussoliniani ha ospitato un nutrito pubblico di eno-appassionati alla FIVI ovvero la Mostra Mercato della Federazione Italiana Vignaioli Indipendenti.

Questa prima edizione in trasferta romana della già nota manifestazione piacentina ha sottolineato come gli amanti del vino, anzi del buon vino, siano sempre in crescita anche in una città che, come lamentano in molti, ha forse dato troppo poco spazio alle grandi manifestazioni enologiche di alto profilo.

I vignaioli Indipendenti coltivano le proprie vigne, imbottigliano il proprio vino, curando personalmente il proprio prodotto.  Qui non parliamo di un qualsiasi evento degustazione, abbiamo in campo il lavoro di piccoli produttori che sostengono e difendono senza compromessi le proprie idee rendendosi protagonisti già da qualche anno dell’acceso dibattito sulle tecniche di vinificazione, gestione della cantina, acquisto o meno delle uve.  Non è il caso di addentrarci oltre tra millantate “mode” e feroci discussioni che spesso dividono e avvelenano gli animi. Ci soffermiamo sul piacere del bere, su quello che si legge sui volti sorridenti delle migliaia di avventori che hanno decretato un ottimo risultato di pubblico e di critiche per questa prima prova romana.  Tantissimi i banchi di esposizione, 212 i vignaioli aderenti alla FIVI riuniti nei grandi saloni grazie alla collaborazione con Daniele De ventura, proprietario del Little Market, bottega gastronomica romana con selezioni di alta qualità artigianale e promotore di eventi che divulgano al grande pubblico l’importanza della qualità gastronomica ed enologica a tutto tondo.  Una manifestazione voluta dagli stessi vignaioli, soprattutto per andare incontro a chi a causa della distanza non è mai riuscito a partecipare all’appuntamento di Piacenza che si svolge di solito a fine novembre. Molto forte anche il valore istituzionale: “Spostarsi verso sud per noi è una priorità – afferma Matilde Poggi, presidente FIVI – ma Roma ha anche un significato simbolico. È lì che hanno sede le istituzioni ed è lì che vogliamo far sentire sempre di più la voce degli oltre mille Vignaioli Indipendenti di tutta Italia”.

La formula “mercato” con la possibilità di acquisto ha offerto uno spunto in più al pubblico di appassionati che in molti giravano con i carrelli pur tra lo strettissimo spazio risparmiato alle numerose file di banchi di assaggio ed esposizione. Prezzi vantaggiosi per l’acquisto diretto e in generale un rapporto qualità prezzo veramente ottimale per molti dei vini presenti.

 

 

Pareri discordanti sulla scelta della disposizione dei banchi, volutamente non regolamentata per regione ma disposta in un continuo viaggio virtuale lungo la penisola. La scelta migliore ci è parsa quella di girare tra i banchi per una prima visione globale, un riconoscimento qua e là, un saluto veloce alle facce amiche, un’etichetta e una cantina già assaggiate, per poi cominciare il viaggio italiano alla ricerca di nuovi panorami vinicoli. Si sa, in questo tipo di manifestazioni affollate e caotiche, la degustazione in sé perde il metro di giudizio, ma per una prima conoscenza e due parole faccia a faccia con il produttore (soprattutto se piccolo) è la soluzione migliore. Tanti biglietti da visita e qualche crocetta sul taccuino appunti per il prossimo eno viaggio italiano per gli appassionati. Menzione di merito per aver ospitato una piccola scelta gastronomica offerta da “La Tradizione” di Roma, bottega di formaggi, salumi e specialità gastronomiche artigianali che ha recentemente rinnovato il suo spazio ristorante grazie alla collaborazione e consulenza in cucina con lo staff del ristorante bistellato “Il Pagliaccio”. Erano presenti il giovane chef Piero Drago e il suo secondo Jacopo Ricci. Abbiamo assaggiato degli interessanti tortelli ripieni di ragù di maiale e una selezione di formaggi che hanno fatto da base per gli abbinamenti con i vini in degustazione.

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