Di Luigi Cremona

Finger’s a Roma

Il Finger’s (a Roma, Milano e Porto Cervo) è una serie di locali di indubbio successo. La formula piace, l’ambiente rassicurante ed elegante, il servizio preciso (un plauso al giovane Andrea Pirandello che ci ha servito al tavolo), la cucina giapponese viene coniugata in modo originale con contaminazioni non solo mediterranee ma anche sudamericane. Cerca di piacere quindi un pò a tutti e ci riesce pure. Dobbiamo ammettere che la materia prima è eccellente, la presentazione semplice ma d’effetto grazie alla moltiplicazione dei finger’s di base. Forse è un pò ripetitiva la formula, le ricette un pò ruffiane, ma il risultato è funzionale. Il piatto migliore? l’elegante e buona tartare di pesce, ennesima ma azzeccata variante di una ricetta ormai fin troppo diffusa.

la bella sala interna

il vino

il benvenuto della cucina

tartarre Finger’s , un incontro tra ittica giapponese e italiana, gambero rosso di Mazara, fasolare giapponese, ricciola del mediterraneo e capasanta, il tutto decorato con tobbikko ( caviale di pesce voltante ) e salsa Ponzu ( aceto di riso ) sotto una piccola base di riso.

Tacos : Incontro con il Messico, tacos di riso ripieno di salmone e datterino, crema di guacamole a decorare.

da vicino

Millefoglie : Omaggio all’Italia, il millefoglie è un carpaccio di tonno tra due slide di pasta sfoglia, all’interno pomodorino confit e salsa teriyaki, topping di burrata e gocce di tartufo bianco.

Nido : figlio dell’incontro con il Brasile il nido è un involtino croccante bardato di pasta kataifi, all’interno cream cheese e avocado, tartarre di salmone e tonno alternata sopra, spicy Mayo.

Ebiten Imperial : gambero in tempura all’interno, sopra salmone crudo, salsa piccante thailandese e la nostra salsa Teryaki.

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