In tanti anni Patrizia e Tonino si sono distinti, e continuano a farlo, per continuità, eleganza e stile. Basterebbe vedere come hanno reso piacevole il Bye Bye Blues, uno spazio lungo e stretto e non certo facile da progettare e gestire. La cucina, oggi più grande di quella di ieri, accoglie una brigata giovane che si prodiga in una serie di assaggi dove magari non si raggiunge la grande emozione (probabilmente per l’insistente frammentazione delle ricette) ma non viene nemmeno servito nulla che non sia accettabile, anzi decisamente buono. Una cucina che con scioltezza assicura una sosta piacevole lontana dalla mediocrità che sembra affliggere la ristorazione palermitana da parecchi anni.