L’ albergo, Terme di Saturnia, è ben noto da tempo, meta prediletta per il benessere del corpo che qui viene cullato dai tanti trattamenti che quest’acqua che sgorga copiosa consente. La tavola è sempre stata messa in secondo piano, anche se alcuni anni fa quest’Acquacotta voleva testimoniare almeno lo sforzo di rappresentare in modo corretto la cucina del territorio.
L’ albergo, Terme di Saturnia, è ben noto da tempo, meta prediletta per il benessere del corpo che qui viene cullato dai tanti trattamenti che quest’acqua che sgorga copiosa consente. La tavola è sempre stata messa in secondo piano, anche se alcuni anni fa quest’Acquacotta voleva testimoniare almeno lo sforzo di rappresentare in modo corretto la cucina del territorio. Con l’arrivo di Carla Milos, battagliera ed esperta direttrice d’albergo, le ambizioni sono aumentate. Sono stati chiamati i Cerea, quelli di Vittorio a Brusaporto, a dare una mano e i risultati si sono subito visti, ed una stella Michelin è arrivata. In effetti si mangia bene, con solo due note che non ti aspetteresti: la pasticceria è deludente (i Cerea hanno larga e meritata fama nello specifico) e l’ambiente un pò povero (ma ci stanno mettendo mano).