Ringraziamo dell’invito del Consorzio del prosecco superiore di Conegliano Valdobbiadene, ben impostato da Alessandra Ciuccarelli, e ci ritroviamo a moderare un interessante dibattito sulle strade del vino. Ce ne sono tante in Italia, molte ahimè piene di buche e di cerotti, quasi come nel centro di Roma, altre che funzionano splendidamente. Due nobili esempi: la strada del Prosecco di Conegliano Valdobbiadene che ha be 30 anni di vita, e quella di Montepulciano che è riuscita a combinare magicamente interessi pubblici e privati. Brindiamo con i vari relatori alternando cartizze e vino nobile. Prima e dopo tanti assaggi, ricordiamo con le immagini i più significativi e ringraziamo le persone che ci hanno dedicato il loro tempo.
Silvia Baratta
Vinitaly all’impronta dell’ottimismo con il dollaro svalutato e l’Expò alle porte. I politici poi hanno scoperto da tanto che il vino alla fine fa immagine e cassa, e qui a Verona non manca nessuno di quelli che contano nel settore. Curiosamente il via e il brindisi ufficiale vengono fatti nell’Oltrepò Pavese, un territorio ad altissimo potenziale finora poco espresso. Un brindisi pieno di aspettative, sperando che l’Expò le confermi, ma questo lo sapremo a breve.
Serata dedicata al radicchio, o meglio ai radicchi, il lungo di Treviso, il variegato di Castelfranco, il rosso di Chioggia. Siamo al Vivendo in una lunga serata dove lo chef resident e i 3 chef ospiti si sono alternati in una serie di ricette dove poi radicchio non è che si sia sentito molto. Comunque ben venga il radicchio a Roma, magari a inizio stagione e non verso la fine.
Le Macchiole, una piccola azienda che vanta ben tre etichette di punta. Questo grazie ad una sapiente impostazione di Eugenio Campolmi prima e poi, alla sua scomparsa, all’ottimo lavoro della moglie Cinzia. Fin dall’inizio una scelta coraggiosa soprattutto in un territorio che sembrava prediligere solo l’uvaggio bordolese, e cioè quella di vinificare i vitigni in purezza. Sono nati così il Paleo, il Messorio, lo Scrio, tre grandi vini che negli anni hanno concorso a costruire la fama dell’azienda e di Bolgheri.