Abbiamo un pò di nostalgia delle feste sulla spiaggia che hanno sempre caratterizzato questa Festa, ma quest’anno sono 50 anni di Pizza a Metro ed è obbligo festeggiarla. Grande festa quindi per le strade di Vico praticamente impraticabili dalla ressa della folla, ma anche dentro al vasto locale ci sono centinaia di persone venute a incontrare ed assaggiare i piatti di tanti chef (con il ricavato versato in beneficenza). In prima fila, applauditissimi, Tonino Cannavacciuolo e Gennaro Esposito, padroni di casa.
marco bottega
10 anni di Pommery Italia, 10 anni di successi e si brinda veramente alla grande. Siamo all’Accademia di Francia a Villa Medici uno degli angoli più belli della Capitale in una serata bellissima ritagliata in un tempo incerto. Grande parterre e grande gioia, meritata, di Mimma Posca, che viene applaudita da tutti con a fianco M. Vranken, molto tranquillo e Mme Vranken, trascinante al microfono. Una serata dove c’è tutto al top: ambiente, compagnia, musica, cibo e vino, una serata da ricordare.
Dentro a Taste of Dubai c’è un bello spazio italiano che viene inaugurato dall’ambasciatore Liborio Stellino, presenti rappresentanti del MIPAAF e dell’ICE ITA a Dubai. Rosario Scarpato di ITCHEFS ha organizzato le esibizioni, con Claudio Pasquarelli (presente con i figli), Maria Grazia Soncini, Silvia Baracchi, Giorgo Locatelli, Marco Bottega. A sinistra c’è anche la pizza, e a destra ogni giorno un ristorante italiano di Dubai diverso. Una presenza significativa per ribadire in questa importante occasione l’impegno a diffondere il nostro stile di vita.
Alessandro Di Roberto, forse prevedibile, è il vincitore nella categoria pizza classica, e viene dalla famosa e frequentatissima trattoria Ronda di Giorgio Locatelli all’Atlantis della Palm di Dubai. Un pò meno prevedibile Iqbal, forse per il nome, della trattoria Serafina a Dubai, vincitore nella categoria pizza gourmet. Una gara seguita e di medio livello, non tanto per la qualità degli ingredienti, in genere buoni, meno per la qualità dell’impasto. Importante è che a Dubai la pizza gourmet è sempre più seguita.
Bella giornata fuori porta, allietata da un sole estivo e dallo champagne. Non solo champagne ma anche bollicine preziose, italiane, spagnole, francesi (crèmant) ed inglesi. Una bella selezione con parecchie chicche, peccato solo che erano troppe! Il tutto organizzato da Prèmiere di Mario ed Alessandro Federzoni presso Aminta resort di Marco Bottega (che all’ora di pranzo ha animato l’evento con un piccolo cooking show).
Ed ora abbiamo anche il bus gourmet. Non sorprende tanto l’iniziativa, quanto il dove: nel centro storico di Roma, dove tra traffico, buche e sampietrini, non è certo agevole guidare e soprattutto pranzare. In effetti il pranzo è al momento un’eccezione, fatta per il primo giro aperto agli amici e colleghi, mentre la norma sarà la cena, dalle 8 alle 10 (circa) quando il traffico cala (ma le buche restano). A coordinare il tutto una coppia ben affiatata: Marco Bottega (ristorante Aminta di Genazzano) chef giovane stellato, che per l’occasione ha ideato una serie di ricette rispettose del territorio e sostenibili nella piccola cucina del bus. Compito ben più difficile è quello di Elisa (moglie di Marco) che deve assicurare un adeguato servizio, non semplice per un Bus spesso in movimento. Ma la cosa riesce, lo scenario è fantastico, la situazione originale. Speriamo e pensiamo che avrà il successo che merita. Sono 30 posti, 130 euro vini compresi.
i 4 chef ce l’hanno messa tutta: Tema: l’asparago bianco come non l’avete mai visto. Svolgimento: Marco Bottega l’ha frullato e abbinato all’uovo, ma anche all’aria di osso di prosciutto. Takeshi Iwai ad un petto di pollo da lungo applauso. Nikita l’ha trasformato in treccia, cotta al forno e affumicata per poi servirlo con fiori edui ostrica e caviale. Il più trasgressivo è stato forse Simone Cipriani, che ha trasformato l’asparago bianco in uno verde. Il risutlato è stato notevole, i presenti non hanno staccato lo sguardo dalle piccole magie di questi bravi chef e alla fine i commenti sono stati più che positivi.
Chi ha vinto oggi alla Michelin? Per generi quello maschile, le sole donne salite sul palco sono state, alla fine, Annie Feolde e Nadia Santini. Per città inaspettatamente Roma con una pioggia di stelle che arriva anche alla regione con Genazzano e Latina. Per chef la palma va a Enrico Bartolini che ha chiuso un ristorante, ne ha aperti ben 3 per conquistare 4 stelle Michelin, è lui sicuramente il trionfatore di questa giornata, tutti pensavamo che fosse un grande chef, ora dobbiamo aggiungere che è anche un ottimo manager, cosa forse ancor più rara. Molti i delusi, ognuno di noi ha le sue preferenze, ma la Michelin va comunque rispettata e quest’oggi ha dato una dimostrazione di classe e potenza, e anche di amare l’Italia scegliendo una città che da sempre ha guardato con amore alla Francia e un territorio che annovera alcuni dei nostri prodotti più rappresentativi. Infine se guardiamo alle nuove stelle, vediamo che una dozzina (pensiamo sia un record) sono quelle transitate nelle nostre gare di Emergente quando nessuno li conosceva. Per noi una bella e importante soddisfazione.
Aminta cresce e speriamo andrà lontano. Se lo merita per l’impegno e per la visione ampia del progetto. Ieri avevamo apprezzato la sala del ristorante completamente rinnovata, oggi la suite di 80mq con a disposizione perfino una sauna privata. E’ migliorata anche la sala, non solo come arredo, ma come servizio grazie alla presenza ormai collaudata di Elisa, qualche incertezza l’abbiamo invece avuta con la cucina. Era domenica a pranzo, con tutte le persone che hanno ordinato liberamente alla carta, e non è certo facile per un ristorante che vive di pochi tavoli lungo la settimana far fronte al pienone, anche se le cose si sanno con anticipo. Detto questo comunque un plauso al cesto del pane, alle eleganti sfiziosità iniziali, all’animella ed al piccione. Meno centrati gli altri piatti proposti, e visto che Marco lo seguiamo da tempo, torneremo comunque presto a vederne l’evoluzione.
Ieri le due finali, del Centro e del Sud, con una prestazione molto allineata ed equilibrata dei vari concorrenti in gara. Ognuno doveva fare un menù partendo dagli ingredienti base con assaggi per ben 40 persone, impresa non facile in 4 ore di tempo. Per giunta il piatto di carne non era noto, ma gli ingredienti sono stati dati ai vari concorrenti alle 9 del mattino in una misterybox.