Che bello tornare a Verona!, un paio di anni dall’ultimo Vinitaly, e ritrovarsi in un ambiente che conosciamo da così tanti anni. Le bevute leggendarie alla Bottega del Vino, le cene eleganti del Desco, il pesce e le bollicine di Al Cristo….insomma tanti bei ricordi! Proprio Al Cristo siamo diretti per una cena, ben organizzata da Lavinia Furlani, con i vini di Zaccagnini, un’azienda forse più nota all’estero che in Italia nonostante i sei milioni di bottiglie, perchè alla fine ne rimangono poche dentro ai nostri confini. Ed è un peccato in quanto sicuramente il trebbiano ed il montepulciano vengono proposti attraverso varie etichette con stili differenti e convincenti. Un’azienda che poi si sa ben raccontare, basta sentire le storie di Concezio Marulli e le argomentazioni di Enzo Vogliolo. Insomma una bella serata davvero!
Lavinia Furlani
Avevamo conosciuto questa azienda vinicola cooperativa a Wine Net, la rete appunto di cooperative del vino messa a punto da Lavinia e Fabio Piccoli. Erano venuti ai nostri eventi e ci aveva colpito la qualità dei vini. In viaggio ad Agrigento eccoci a visitare questa bella cantina, accolti da Salvatore Messina, il bravo direttore commerciale. CVA è innanzi tutto una bella storia, nasce da un antico latifondo ed ora si appoggia su circa 300 conferitori per quasi 900 ettari di vigne. In pochi anni si è fatta notare, grazie alla lungimiranza del Presidente Giovanni Greco che ha saputo coinvolgere nel progetto uno dei migliori conoscitori del nero d’avola, Tonino Guzzo, lunghi anni da Tasca d’Almerita. Il risultato è convincente, i vini destinati perlopiù all’horeca hanno un rapporto prezzo qualità davvero notevole. Il covid e l’inevitabile calo della ristorazione, ha spinto a realizzare una linea di etichette anche per la GDO.
Non eravamo mai stati su queste colline vicentine e quindi è una bella sorpresa vederne la bellezza e la potenzialità. L’occasione è la nuova cantina di Monte di Livio (dedicata dalla famiglia a Livio Segnafreddo) e portata avanti con grande coraggio dai figli e dalla moglie. E’ Gloria, brillante e volitiva, ad accogliere gli invitati, tra i quali le numerose autorità presenti, il Sindaco, il Parroco, il Presidente della Camcom di Vicenza ed altri (istituzioni ed operatori). E non è una presentazione qualsiasi, ma si parla di Vino e Ristorazione prendendo spunto da un sondaggio effettuato da Wine Meridien di Lavinia Furlani e Fabio Piccoli, con la collaborazione di Witaly. Ed è proprio Fabio Piccoli a commentare con il sottoscritto i dati raccolti, che danno un quadro aggiornato della situazione post covid e offrono lo spunto per numerose precisazioni. Finale con un brindisi nel bel dehor circostante la cantina con bella vista sulle vigne.
Sei cantine cooperative del vino: Valpolicella Negrar, Vald’Oca, Cantina Pertinace, Vignaioli del Morellino di Scansano, Frentana, CVA di Canicattì in rete per valorizzare meglio la propria immagine e rappresentare il meglio dell’Italia del vino. Si sono presentate in sei ristoranti romani ottenendo un largo riscontro e consenso.
Ercoli 1928 in Via dei Parioli a Roma si inserisce nel solco della tradizione di famiglia, puntando sulla qualità negli scaffali e in cucina: sarà infatti un negozio dove, 7 giorni su 7, dalle 9 di mattina all’una di notte, si potrà entrare per fare la spesa, mangiare al ristorante o bere un drink al Vermouth Bar. Tre stanze per 200 metri quadri, con 17 metri di banco salsamenteria, un’enoteca “diffusa” in tutto il locale, 400 bottiglie tra vino, bollicine e vermouth, ripiani con merce esposta per 207 metri, una sala ristorante con 80 coperti, una piccola sala sociale al piano zero e un vermouth bar.
Anteprima del Vinitaly con i vini delle cooperative legate nel progetto Wine Net. Una bottiglia su due, in Italia, è prodotta da una cooperativa. E’ un dato che normalmente sfugge al grande pubblico e anche a molti esperti. C’è troppa dispersione finanche nelle cooperative e ci pare molto opportuno il progetto di Wine Net, messo a punto e coordinato da Fabio Piccoli e Lavinia Furlani, di fare sistema tra cooperative di vari territori per potersi presentare in Italia e all’estero con una enorme potenzialità.
Invita Citra e ritorniamo sulla Costa dei trabocchi per riassaggiare i loro vini e passare una serata su questo bel territorio poco noto. Un nuovo albergo ci accoglie, bello bianco e pulito: La Chiave dei Trabocchi, e poi si va al Trabocco Pesce Palombo, dalla spettacolare passerella per vivere un ambiente veramente suggestivo sospeso sull’acqua. I vini quelli di Citra, ancora forse poco noti nel mondo Horeca, ma di sicuro interesse. Serata con il vertice alla guida del consorzio di cooperative: il Presidente Valentino Di Campli, il direttore Filippo D’Alleva e lo staff tra cui l’infaticabile Simona D’Alicarnasso.
Serata Wine Net ben organizzata da Lavinia e Fabio Piccoli in un nuovo spazio di fronte alla Fiera e quindi comodissimo. Sei cantine cooperative che coprono lìintera penisola con una gamma notevole di vini, vitigni atti ad accontentare qualsiasi gusto. Una serata informale e piacevole.
Qualche giorno fa nella suggestiva cornice dei chiostri di San Barnaba, abbiamo seguito la degustazione di alcuni nuovi vini Citra. Una realtà vitivinicola importante, che racchiude alcune cantine cooperative del sud Abruzzo, con centinaia di piccoli produttori e tanti ettari. A seguire la composita scacchiera di tanti appezzamenti e vitigni sarà Riccardo Cotarella, il celebre enologo e per l’appunto la degustazione in un certo senso è servita anche a presentare in modo ufficiale questa collaborazione alla stampa specializzata milanese. Attilio Scienza ha contribuito con le sue affascinanti disquisizioni che rendono piacevoli anche le argomentazioni tecniche, e Marco Sabellico ha descritto in modo egregio, come usuale, le caratteristiche organolettiche dei vini presentati. Una bollicina fresca e piacevole in apertura, e poi il montepulciano d’Abruzzo presentato in alcune varianti interessanti che ne sottolineano la capacità espressiva. Conclusione festosa con il buffet ideato da Andrea Alfieri, chef del Chiostro di Andrea.
Ringraziamo i fratelli Marcello e Masismiliano Apollonio per questa serata a Villa Aldegheri. Siamo sui colli della val d’Illasi, con un bel panorama al piacevole fresco primaverile. Serata a misura d’uomo, in una Villa che sembra una casa, con un gruppo di invitati che alla fine diventano quasi amici grazie anche all’intrattenimento di un bravo ed abile prestigiatore. Si bevono i vini di Apollonio, buoni con un ottimo blend Divoto protagonista, in abbinamento ai piatti di Matteo Grandi (De Gusto di San Bonifacio) con un taglio tradizionale e succulento.