Una bella gara ha dato il via al Festival della Gastronomia: Vincenzo Di Natale del Pellicano, Luca Del Padrone de L’Imbuto, Stefano Terigi del Giglio, Federico Gramigniani ex Tiglio. Ben tre giovani chef di Lucca e dintorni e proprio uno di questi, Stefano Terigi, vince e lo ritroveremo in finale. Il piatto da ricordare? il suo fegato di pollo con anguilla e melograno.
Axel Casali
Ed ecco le immagini della giornata più importante, quella delle varie finali. In tre aree differenti si sono sfidati i finalisti della pizza, gli chef under 30 sul palco e i professionisti under 30 della sala nel ristorante Lume. Contemporaneamente si è svolo l’importante appuntamento di Parmigiano Identity con ben 10 produttori presenti, e i lunch dedicati alle aziende del Consorzio del Morellino con presente Fabio Piccoli. QUindi una giornata articolata e movimentata arricchita dalle premiazioni della Guida del Touring Club Italiano per le migliori strutture del nord d’Italia. Una lunga sequenza di contenuti, di ricette interessanti. I finalisti in cucina si sono confrontati con la “mistery box” e hanno dovuto improvvisare le loro ricette. Alla fine ecco i vincitori. Per la Pizza: Niccolò Serradei di O Fiore Mio e Indrit Haraciu di Berberè. Per la Sala: Luis Diaz del Seta del Mandarin e Carmilla Cosentino della Rei del Boscareto. Per gli chef: Michele Lazzarini per il nordest, Davide Caranchini e Stefano Bacchelli ex-aequo per il nordovest.
Sono stati veramente bravi. In una cucina non loro con attrezzature non usuali, ingredienti poco familiari, materie prime in larga parte imposte….ebbene hanno realizzato un signor menù, senza quasi nemmeno provare le ricette, improvvisando e mettendosi con allegria in gioco: Silvia Moro, Carlo Nappo, Axel Casali, Marcello Tiboni, Giuseppe Raciti complimenti a tutti per lo spirito con il quale hanno affrontato la prova, per la collaborazione che hanno subito spontaneamente messo in atto e per l’ottimo risultato conseguito. Lode anche a Stefan Fuss, chef locale simpatico e disponbile come Tom padrone di casa. Con questa esibizione si chiude la seconda esperienza qui in Baviera con chef giovani italiani e crediamo che, aldilà dei possibili scambi commerciali, ben più importanti sono le esperienze e i confronti diretti tra giovani chef di varie origini e interessi che però alla fine si ritrovano tutti a parlare la stessa lingua gastronomica. Un grazie alla Camera di Commercio di Monaco, rappresentata da Alessandro Marino, di aver pensato a questo evento, che speriamo abbia un seguito.
E si lavora oggi per la cena di questa sera. Il menù è quasi obbligato su una serie di ingredienti di riferimento già assegnati, per cui non è semplice. Comunque viene fatta la spesa le materie prime complementari e i 5 chef si dividono il lavoro. Sono esperienze secondo noi molto istruttive, di confronto, con attrezzature, stili di cucina, ingredienti non sempre uguali ai nostri. A far da tramite con il suo prezioso aiuto e consigli è Stefan Fuss un giovane e bravo chef della Baviera (vicino Monaco). Tutti al lavoro per esser pronti per tempo e fare bella figura.
Ed eccoci a Ratisbona (Revensburg) dove gli chef prepareranno la loro cena. Piccolo giro in città, un bellissimo centro storico, per poi cenare in una storica birreria di quasi cinque secoli di vita. E domani è il loro giorno, vedremo quello che riusciranno ad improvvisare con i prodotti bavaresi.
Di nuovo in Baviera con giovani chef alla scoperta di un territorio, la Baviera, quasi confinante eppure già diversa. Siamo con un piccolo gruppo di giovani chef, conosciuti perlopiù ad Emergente, che si ritrovano insieme, allegri giovani ma già impegnati a costruire la loro personalità. Grazie all’impegno del Ministero dell’Agricoltura della Baviera e alla Camera di Commercio italiana a Monaco, guidata da Alessandro Marino, 5 chef da tutta Italia (Tiboni dalla Valdossola, Nappo dal Friuli, Moro dal Veneto, Casali da Bologna e Raciti dall’Etna) si ritrovano qui per scoprire la Baviera del gusto. Cominciamo dall’est, e andiamoa Passau bellissima cittadina alla confluenza dell’Inn con il Danubio.
Seconda batteria dedicata alla Lombardia e forse di livello superiore alla prima. Una gara avvincente con ricette interessanti ed originali che hanno sottolineato la buona preparazione di questi chef. Vince e va in finale Davide Caranchini che presto aprirà il suo ristorante a Como.
Un nuovo locale speciale per tanti versi. Siamo sulle colline sopra Pianoro, verso il piccolo borgo di Zena, su stradine difficili da percorrere, ma una volta arrivati la fatica sarà ampiamente ricompensata: una doppia struttura con ospitalità di B&B nel primo edificio, e ristorazione nel secondo con due terrazze e intorno verde di prato e di bosco, in attesa dell’orto che verrà. Il tutto è moderno, pulito, colorato e piacevole. Ma le sorprese sono solo all’inizio. Non si fa pasta fresca (liscia o ripiena), non si fanno più (salvo su ordinazione) gnocchi e tigelle. Insomma per un posto vicino Bologna è una scelta inusuale e coraggiosa. In compenso per 20 euro (salvo acqua e caffè e vini) viene servito un menù di ben 7 portate, scritte ogni giorno alla lavagna, più o meno buone, ma nessuna è comunque banale e tutte complessivamente più che accettabili. Nel nostro caso ci sono piaciuti un pò meno il cuscus e la guancia, ma buoni i due primi con l’uovo che da solo valeva il viaggio. Per noi comunque non era una sorpresa, conosciamo Axel da tanti anni, ci ha seguito attraverso tanti eventi coordinandoci il backstage delle cucine di gara. Oggi lo ritroviamo qui con il suo progetto da portare avanti, con a fianco un altro amico, Enrico, e con Perla che li aiuta come può. Facciamo loro tanti auguri, perchè se lo meritano e pensiamo che il 99% di Voi condividerà il nostro consiglio.
Ultima raccomandazione: prenotazione ormai obbligatoria (è sempre pieno), aperto solo dal venerdì sera alla domenica a pranzo, bambini e cani accolti con grande piacere.