La guida dell’Ais, Vitae, è un vero compendio approfondito della migliore produzione vinicola italiana. Una piccola (nemmeno troppo) enciclopedia che ha anche il pregio di essere esteticamente curata e piena di informazioni utili. Si deve ad un grande lavoro di squadra di tutte le Ais regionali e per la presentazione ognuna di loro sceglie un vino a rappresentare la regione di provenienza con il quale brindare. Una simpatica iniziativa che ci vede coinvolti in quanto ci viene assegnato l’onore di premiare ben due produttori, uno del Piemonte che più storico non si può come La Scolca (un’azienda che quest’anno festeggia il centenario) e uno invece tra i più giovani, San Giovanale, con il suo poderoso Habemus etichetta rossa.
Antonello Maietta
Un gradito invito quello dell’AIS e così eccoci a Milano alla presentazione della nuova edizione di Vitae, la guida, molto dettagliata, dei vini d’Italia dell’AIS. In abbinamento la premiazione dei migliori vini che rappresentano la regione di provenienza, 22 piccole perle (il Trentino e l’Alto Adige, come anche l’Emilia e la Romagna vengono premiati separatamente). Un’occasione anche per salutare tanti amici di una Milano che seguita a celebrare il vino nel modo migliore.
Il Vinitaly non è una fiera internazionale del vino, ma una grandissima fiera del vino italiano. Italiani sono il 99% degli espositori, ma non mancano le chicche e le sorprese di vini che vengono da lontano grazie a qualche importatore e in questo caso grazie a Riccardo Cotarella, il più noto dei nostri enologi, la cui fama è arrivata per l’appunto anche in Giappone. Ed ecocci quindi ad assaggiare tre vini, un bianco (vitigno Koshu) e due rossi (merlot). Aromatico e piacevole il vino bianco, di ottima trama uno dei due merlot, e interessante davvero l’introduzione sulle problematiche delle vigne in un ambiente così lontano e diverso.
Il caso vuole che nel giro di pochi giorni ci siamo ritrovati prima a Montecatini Terme e ora a Fiuggi in questo Grand Hotel delle Fonti. Ambienti maestosi e sontuosi, legati da una crisi non piccola dalla quale speriamo possano riprendersi inventandosi magari un nuovo modello di ospitalità termale. L’invito è dell’Ais Lazio, diretta dalla bella e brava Antonella Mosetti, e il motivo è quello di premiare i fratelli Serva, titolari della Trota di Rivodutri, che rappresentano uno dei migliori esempi di come si possa fare qualità anche in ambienti difficili e remoti, proponendo soluzioni innovative (pesce d’acqua dolce) coniugandole con determinazione e capacità. Oggi sono riconosciuti come tra i migliori ristoranti d’Italia, e premiare i due fratelli è stato per noi un atto sentito e dovuto.
il lunedì al Vinitaly è sempre la giornata più densa di appuntamenti. E a parte il lavoro si fanno sempre incontri interessanti e si rivedono colleghi e amici che magari da tempo non si vedono. Il Vinitaly è sicuramente stancante ma è anche la più grande occasione di ritrovarsi con gli operatori del settore.
5 terre e non 5 mari. Insomma invece di sfruttare come fan tutti i facili guadagni stagionali, su questa costa impervia si preferisce guardare verso l’ alto, verso il monte, sudare magari sette camicie, ma cercare di salvaguardare terreno, muretti e ambienti.