PAUL BOCUSE

E’ morto l’uomo come è naturale, ma la leggenda continua e non morirà mai.

Nessuno è stato e forse mai sarà più famoso di lui che non solo ha creato ricette e ristoranti, come tanti altri colleghi, ma ha rappresentato un movimento, la Nouvelle Cuisine, ma direi anche la Grande Cuisine che nessuno meglio di lui ha saputo interpretare e soprattutto difendere.

La Francia gli deve molto in termini di immagine, ma anche di sostanza: pensiamo all’Istituto che porta il suo nome e che è la scuola di ristorazione più rispettata, pensiamo alla Cittadella Gastronomica che sta nascendo a Lione, pensiamo al Bocuse d’Or che da trent’anni è il concorso di cucina più importante del mondo e a tante altre cose. Ma anche tutto il mondo gli deve qualcosa, perché il suo contributo nel far crescere il rispetto dell’Arte Culinaria non ha uguali. Sempre in difesa della categoria, sempre in difesa dei colleghi, pure di quelli che gli erano meno simpatici. Erano chef? e allora Paul Bocuse era dalla loro parte per fare sistema di fronte al resto del mondo.

Alcuni chef si ricordano per le loro ricette, altri per la simpatia, Lui semplicemente per avere reso grande una professione ritenuta forse minore.

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