Buon ultimo, o quasi. Eccoci in questo ristorante del quale ormai conoscevamo già tante cose, visto tanti piatti, decantati da tanti bravi colleghi. Riccardo inoltre lo conosciamo da quando, giovanissimo, reduce da Marchesi, aveva preso la responsabilità della cucina di Villa Fiordaliso. In tanti anni si è fatto conoscere ed apprezzare per le sue non comuni doti. Ma certo che lì, per l’alto numero di coperti e per le ristrettezze logistiche degli spazi, non si poteva forse esprimere in modo compiuto. Da più di un anno con il fratello Giancarlo ha fatto un investimento importante in questo bel locale in riva al lago posto subito dopo il Grand Hotel Fasano. Non hanno badato a spese per attrezzarlo in modo più che gradevole con anche qualche bellissimo mobile moderno. La sala colpisce: giovani cuochi/camerieri a turno portano e presentano i piatti con sorrisi e non poca professionalità. La cucina segue con una serie di piatti che confermano tutto il bene che si dice in giro di questa brigata. Un susseguirsi di ricette e accostamenti che non ricalcano il dejà vu, che si esprimono con originalità e profondità. Non manca nemmeno la giocosità specie nel finale tra tuiles di cioccolato alla fiamma e torrone sporzionato al tavolo, passando prima per l’eclatante cacio e pepe in vescica. Tra le soluzioni più incisive mettiamo il dripping di risotto e la coraggiosa bavette di manzo al suangue di rilascio, ma il piatto che più ci ha conquistato è quello meno equilibrato e volutamente sballato: il morso del lago, dove l’acidità del cavolo e il fumo dell’agone fanno una gara esagerata, ma appassionante, a conquistarsi la palma del protagonista. Dette le tante e doverose lodi, un appunto: l’eccessiva potenza gustativa di molte ricette che finisce per stravolgere il palato e qualche volta apre la porta ai disequilibri interni (la poca acidità dei fusilli e degli spaghettoni, la pesantezza del fondo nel risotto e nei funghi trombetta ad esempio). Citiamo qualcuno di questi bravi ragazzi: in sala Giovanni Pizzurro, Manuele Menghini, Billa Aliguettou, Shazad Babar; in cucina Marco Tacchetto, Gilles Fornoni, Antonino Scirè, Martina Sguerso, Federica D’Alpaos, Alessandro Franchi.