La Subida a Cormons

Il confine è a un chilometro, oggi quasi non si avverte più, ma per tanti anni ha pesato e ha inciso sulla vita di queste terre. Non ci sono barriere naturali, è Collio di qua e di là (anche se si chiama Brda), il vino può essere buono di qua e di là come anche i prodotti: tutto è similare, ma anche differente, e questo ne accresce la varietà e la ricchezza. Non si finisce mai di apprendere e scoprire cose nuove e curiose, molti sono coloro che hanno approfondito la cultura di queste colline di transizione, ma nessuno è così esperto ed appassionato come Josko Sirk. La sua Subida da tanti anni accoglie ristora e insegna una cultura variegata e profonda, ha fatto da ponte e da amplificatore, ha salvato e riscoperto tante abitudini e accorgimenti di vita contadina che erano sul punto di sparire. Il posto merita a prescindere e merita di sicuro la deviazione. Veniteci non solo per assaggiare i piatti che vi verranno proposti, ma fate domande, chiedete il perchè e tornerete a casa non solo sazi nello stomaco ma anche nella mente. 

Ci sono due alternative, una più semplice nell’osteria che prima troverete sulla vostra sinistra, poi il ristorante più importante che è nella struttura dall’altra parte della strada che va al confine. La carta è fin troppo lunga e dispersiva, seguite quindi uno dei due menù consigliati, o, ancora meglio, i suggerimenti di Josko Sirk che vi porterà attraverso i sapori della ricotta di malga, della polenta con le farine del Mulino Tuzzi, le erbe e i profumi degli orti, i sapori inusuali ma centrati dei fiori di sambuco con le zucchine, del cervo con le uova di trota, dei mlinci con la dadolata di oca. Troppe, come si è detto, sono le proposte, e non tutto può riuscire al meglio, ma sarà comunque difficile non rimanere più che soddisfatti.

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