Felice Lo Basso ad Unico

Ci è sempre piaciuto il locale, per la sua invidiabile posizione all’ultimo piano di questo edificio della “new town”, per la sua conformazione moderna (grande cucina a vista, e grandi vetrate trasparenti sulla città), per il suo arredo originale. E poi qui si mangiava bene prima con Baldassarre, e bene adesso con Felice Lo Basso. Un’evoluzione comunque c’è stata, sia nell’arredo ora meno d’impatto, e più rassicurante, ma sempre curatissimo, e in cucina dove allo stile mediterraneo e un pò romano di Fabio, arrivano ora i sapori più decisi e meno sfumati di Felice. Una cucina quindi ricca di colori, di gusto, ma non per questo pesante o barocca, una  cucina che non stanca e che deve solo essere più attenta all’equilibrio (maneggiando forti sapori un pò di rischio c’è) come nel caso del carpaccio di cervo e della rana pescatrice. Ma quando invece la misura è raggiunta, l’impatto gustotativo è pieno e convincente: i canederli di gamberi e speck, i tortelli di ceci, il dessert finale. Un bel salto per Felice, e dobbiamo dire che riesce a far convivere le sue esperienze (origine pugliese, riviera romagnola e val gardena) in una buona sintesi.

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