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Una rossa russa da copertina conquista la Capitale : Giulia Nekorkina ha presentato il suo nuovo libro, “Dalla Russia con … SAPORE!

Alcuni giorni fa una collega che stimo, Giulia Nekorkina, ha presentato a Roma la sua ultima fatica “di penna” il titolo promette bene “Dalla Russia..con sapore!” ma torniamo un po’ alle sue origini…

In poche parole come ami definirti, Giulia?

Sono nata a Mosca, mi sento romana d’adozione e amo farmi chiamare dagli amici “la Rossa”. Ormai mi trovo in Italia dai primi anni ’90 e sin da subito ho amato il mondo dell’enogastronomia (del resto il mio primo marito era Alberto Zafrani, un cuoco che non si può non definire di successo).

 Come sei arrivata alla professione da una semplice ma bruciante passione?

Molto del mio tempo lo passavo tra i fornelli e il pc: pubblicai il mio primo libro “Italia Golosa”, dedicato alla cucina italiana regionale nel 2007, uscito persino in Russia, poi fu la volta del “Fourchette à la Russe” e altri ancora.

Come iniziò l’avventura del blog?

Nei primi anni duemila scoppiò il fenomeno dei blog e io decisi di attivare il mio, Rossa di sera, dedicato alla cucina, vino e viaggi, facendo periodicamente anche attività quale personal chef, fonte d’ispirazione costante per la mia pagina.

 

Se sei tanto innamorata della cucina italiana, perché un libro sulla cucina russa?

Non volevo lasciare da parte le mie origini: la cucina russa dal pubblico italiano é percepita con una certa indifferenza e talvolta, diciamocelo pure, diffidenza. Perché non mettere un punto allora?

Mi sono data da fare in modo sistematico, come mi piace agire in tutte le scelte della mia vita, pensiero e passione.

Ho tenuto lezioni di cucina a tema, ho ristudiato con ulteriori approfondimenti la storia della cucina russa e finalmente pronta ho iniziato la stesura del libro, pieno di citazioni storiche aneddoti veri, storie di personaggi che ne sono stati protagonisti nelle varie epoche e l’ho naturalmente arricchito sia con ricette della tradizione sia di quelle legate ai ricordi d’infanzia. Non ho tralasciato di certo né i prodotti tradizionali né le scoperte casuali, i modesti pasti dei contadini e le lussuose tavolate degli zar, i piatti casalinghi e l’esuberante “onda di tendenza” contemporanea, molto stimolante soprattutto a Mosca.

Giulia, in te sono presenti in maniera bel equilibrata le due culture, quella italiana e quella russa: come hai gestito le tue due “anime culturali” in questi anni?

“Mille cose sognavo di fare da bambina, ma non ho mai pensato nemmeno lontanamente di scrivere i libri. E invece guarda qui!.La mia storia di “narratrice del gusto è iniziata non molto tempo fa, poco più di un decennio. All’epoca tornavo spesso a Mosca a tenere lezioni di cucina italiana. Essendo appassionata di libri di cucina, giravo per librerie in cerca di qualche novità. Quello che trovavo all’epoca sulla cucina italiana, mi rattristava da morire: tante banalità e piatti inverosimili! La pasta con i würstel o la pizza con il ketchup…

Una volta mi sono talmente arrabbiata che ho deciso di scriverlo io un libro sulla cucina italiana!. E’ stato pubblicato nel 2007, e da allora non mi sono più fermata. Il libro successivo trattava la cucina russa in versione finger food, ma venne pubblicato ancora in Russia.

La svolta italiana quando avvenne?

Poco tempo dopo la Morgani Editori, una piccola casa editrice decise di credere in me e da lì partì la fase italiana. Il libro sulla cucina russa in lingua italiana era solo questione di tempo. Ho studiato tanto, facendo ricerche, sfogliando tanti libri, cercando dettagli che nessuno sapeva. Ho scoperto tante cose che nemmeno immaginavo, ed ero impaziente di farle conoscere ai miei amici italiani. Ma non volevo una raccolta di dati storici, e nemmeno un ricettario. Ho cercato di mettere insieme tutti gli elementi della cultura gastronomica russa, a partire dalla nascita del paese fino ai giorni nostri. È stato emozionante, rivivere la storia del mio paese da un punto di vista diverso, e mi auguro che questo libro sia apprezzato anche da voi”.

 Cosa ci si deve aspettare sfogliandolo?

Il libro porterà il lettore a spasso per i mercati e i negozi, gli farà conoscere le fiabe, le leggende, gli permetterà di sbirciare nelle cucine delle case e carpire i segreti delle nonne, ma soprattutto di mettersi ai fornelli e preparare un vero pranzo tradizionale russo.

Qualche esempio?

Tutti conoscono l’insalata russa (che ovviamente da noi ha un altro nome), la borsch, i bliny, il manzo alla Stroganov, ma pochi sanno che la cucina russa va ben oltre questi classici. Aringa in pelliccia, cotoletta di pollo alla Kiev, rasstegaj, cetrioli in salamoia, pelmeni e piroghi non avranno più segreti per voi. 128 ricette in totale, dalle più semplici alle più elaborate, tutte condite con le storie, vi faranno scoprire la ricchezza e la complessità della vera cucina russa.

Il libro è disponibile su Amazon, sia in versione eBook sia in versione cartacea.

 

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Door to Door by Zia Restaurant

Door to Door by Zia Restaurant

Di Redazione Witaly

Li abbiamo conosciuti entrambi come nostri emergenti, Andrea Mele a EmergenteChef 2020 e Christian Marasca a EmergentePastry 2020 ( evento previsto a Marzo 2020, ma rimandato per il covid ). Qualche giorno fa sono passati a trovarci per assaggiare i dolci di DOOR TO DOOR, la Pasticceria di Zia Restaurant. Una cucina moderna, con tecnica e precisione, lo stile del giovane chef Antonio Ziantoni, che decidere di condividere la passione per il dessert, con la proposta del pastry chef Christian, in versione delivery e asporto.

1) Babà cremoso al mascarpone e vaniglia
2) Tarte Citron base pasta frolla, frangipane alla mandorla, curd al limone, meringa bruciata

3) Tourbillon: pasta frolla e frangipane, pralinato liquido alla mandorla, chantilly alla vaniglia

4) Bisquit senza glutine al cacao, cremoso al cioccolato fondente, composta di ananas e mousse al caramello.

La composizione di 4 pezzi viene consegnata a 20 euro. Un solo pezzo ritiro in loco al ristorante costerebbe 5 euro ma si preferisce consegnare un minimo di 4 pezzi in packaging compatto.

 

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ASPETTANDO #EMERGENTEPIZZA… CI GODIAMO LA NUOVA GUIDA DEL GAMBERO ROSSO

Nell’attesa della prossima edizione della finale del premio EmergentePizza, 23 novembre  a Palazzo Esposizioni in via Nazionale a Roma, mentre il 5 e 6 dicembre parte già  la selezione nord 2021 all’Alma di Colorno (Parma) vi segnaliamo che oggi è  stata presentata l’ottava edizione della guida

“Pizzerie d’Italia 2021” del Gambero Rosso Editore.

Quest’anno, alla luce dell’incredibile instabilità del settore causa covid, sono stati messi da parte i voti ma è stata premiata la necessità di reinventarsi, di trovare nuove forme di consumo hanno spinto molti ad andare oltre, a lanciare nuove sfide dando un fattivo contributo all’ emergenza. Restano gli spicchi a seconda del grado di eccellenza, si aggiungono i simboli di asporto e delivery, senza però “sfumature” di merito. Grande attenzione è stata data alle insegne che hanno dato grande prova di intraprendenza e che sono state promosse. Il gioco di squadra, in questo momento difficile che stiamo attraversando, è fondamentale in nome dell’italian style che ci ha reso e che continuerà a renderci inconfondibili nel mondo.
La guida segnala oltre 650 esercizi, con un’appendice dedicata delle migliori pizzerie italiane nel mondo, 14 nuovi ingressi nella vetta della classifica premiati (Premio Consorzio di Tutela dei Vini del Sannio e Goeldlin le divise da Chef) con i Tre spicchi e 2 nuovi Tre Rotelle : Davide Sarti con Forno Brisa a Bologna e Francesco Arnesano con Lievito, Pizza, Pane a Roma.
La Campania è come.sempre al vertice con 19 locali premiati, seguita dalla Toscana con 18, Lazio con 17, Veneto con 8; Piemonte con 7; Lombardia con 6; Sicilia con 4; Abruzzo, Sardegna, ed Emilia – Romagna con 3; Liguria, Basilicata, Marche, Friuli-Venezia Giulia e Calabria con 1.

Per il premio speciale “Maestri dell’impasto” sono stati scelti :
Simone Lombardi (Crosta -Milano) e Francesco Martucci (I Masanielli -Caserta).

Il premio alla Migliore carta delle Bevande va a  Vinarte  di Agropoli (SA).
Il Pizzaiolo Emergente dell’anno in realtà è una donna, Sabrina Bianco del “Pizzeria Borgo Rosso di Sera” di San Lucido (CS).
Il Premio “Ricerca e Innovazione’ va al 30 11 Donatelli di San Giovanni Lupatoto (VR).

Le “Pizze dell’anno” sono quelle di “Da Ezio” a Alano di Piave (BL),  mentre la migliore Pizza Napoletana è risultata quella di Villa Giovanna  a Ottaviano (NA); la migliore “Pizza all’italiana” è di “Chicco” a   Colle Val d’Elsa (SI) mentre la migliore Pizza al taglio è Tellia di Torino. Un premio sempre poco considerato ma che chiude in bellezza una cena in pizzeria è  quello della “Pizza Dolce”: la migliore in assoluto è di Pepe in Grani a Caiazzo (CE)

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NOI DI SALA :  la Ristorazione post Covid. Il Maitre come lo Chef.

Al giorno d’oggi,  grazie o per sfortuna alle informazioni che riceviamo da ogni tipo di social e comunicazione, chiunque sedendosi a tavola conosce ( o si prende questo diritto ) il tipo di prodotto che il ristorante propone. Ma presentare un prodotto di qualità non basta e negli anni il valore della Sala come elemento fondamentale per completare l’esperienza ristorativa a 360° è cresciuto sempre di più.

Questo l’argomento principale nell’iniziativa di Noi Di Sala : “ IL RUOLO DELLA SALA NEL RILANCIO DELLA RISTORAZIONE , prospettive e scenari futuri dal mondo dell’accoglienza.” Ospiti importanti del mondo del giornalismo e dell’enogastronomia. Una tavola composta dal giornalista Paolo Fratter ( Skytg24), Andrea Berton ( Ristorante Berton ), Marcello Masi (Rai), Paolo Marchi (Identità Golose) , Paolo Cuccia (Presidente Gambero Rosso), Alessandro Federzoni (Direttore Premiere Srl), Savino Muraglia (Frantoio Muraglia), Antonello Magistà (Ristorante Pashà), Rossella Cerea (Ristorante Da Vittorio), Alessandro Roja (attore), Marco Reitano (Presidente NDS e Chef Sommelier de La Pergola), Marco Amato (Responsabile didattica NDS e Maitre e Sommelier Imago), Alessandro Pipero (Responsabile Comunicazione NDS e Proprietario Pipero Roma) e Joe Bastianich.

L’intento è stato quello, e sarà, di accendere i riflettori sulla Sala. Non esiste più la figura classica del cameriere, di colui che porta i piatti, ma oggi il Maitre è considerato allo stesso livello dello Chef. Attraverso corsi professionali, è in grado di conoscere tutti i prodotti presenti in sala e in cucina con l’obiettivo di svolgere con competenza tutte le attività legate al servizio. Proprio perché lo studio è importante e bisogna valorizzare l’importanza della sala, Noi DI Sala,  in collaborazione con la Gambero Rosso Accademy inizierà in tutta Italia un percorso di formazione : “Obiettivo Sala”. Lo scopo è sempre lo stesso, formare i futuri Maitre per rivalutare la professione del cameriere nella ristorazione odierna.

 

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Merano Wine Festival 2020: Emergente Sala 2021 ritorna fra le bollicine.

Ritorna il premio Emergente Sala 2021.

Il Merano Wine Festival ritorna anche quest’anno a testimoniare l’inizio del processo di rinascita del settore. Produttori e visitatori si incontreranno nella cittadina sudtirolese dal 6 al 10 novembre. La kermesse permetterà di conoscere e  celebrare i migliori vini e prodotti gastronomici selezionati anche quest’anno dal patron dell’evento Helmuth Köcher. In questa occasione ci sarà spazio per la nuova edizione del premio Emergente Sala 2021, selezione Nord. Luigi Cremona e Lorenza Vitali tornano  in questo nuovo appuntamento, il primo post-COVID, che sarà previsto nelle due giornate conclusive, il 9 e 10 novembre, del Merano Wine Festival.  I concorrenti dovranno cimentarsi in una competizione di alto livello. Dovranno dimostrare la loro preparazione in materia di accoglienza, conoscenza dei prodotti enogastronomici e servizio.

Non dimentichiamoci che il segreto per arrivare al traguardo finale risiede in primo luogo nella passione e l’amore per questa professione. Si inizierà il 9 novembre, con l’appuntamento al ristorante Hofstatter Garten, dove si svolgerà la prima prova pratica: la cena. I nostri concorrenti saranno giudicati da importanti ospiti. Il giorno seguente, in tarda mattinata e fino al primo pomeriggio, avrà luogo la prova orale presso l‘Hotel Therme . La seconda prova pratica si terrà nel primo pomeriggio, e prevede un servizio al buffet. Al termine dell’evento saranno annunciati i 3 finalisti, che accederanno alla finale nazionale che avrà luogo nell’autunno 2021.

Novità della 29^ edizione del Merano Wine Festival.

Questa 29^ edizione guarda alla prima edizione del 1992, e manterrà pertanto un format tradizionale. Ovviamente lo spirito di questa nuova edizione guarda anche al presente, si preannuncia infatti ricco di contenuti digitali.  Ovviamente lo svolgimento della nuova edizione del Merano Wine Festival avverrà nel pieno rispetto delle norme anti-COVID. Le entrate giornaliere avverranno secondo una turnazione in due fasce orarie di visita. Sarà inoltre presente un presidio medico e un Sanitary Gate all’ ingresso per la sanificazione.

Sarà premura del patron Köcher presentare il programma affiancato da Ingrid Hofer, presidente dell’azienda di soggiorno di Merano, la quale ha rammentato l’importanza dell’evento al fine di valorizzare il comparto turistico della città. Fra le novità si segnalano il The Wine Hunter Tour, a cura di Andrea Pilotti di 5-Hats, e l’atteso appuntamento del Catwalk Champagne, un esclusivo percorso all’insegna delle bollicine selezionate dal patron dell’evento.

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FoodExp 2020: Giovani talenti e nuove sfide

FoodExp 2020: Giovani talenti e nuove sfide

Di Redazione Witaly

Il capoluogo salentino torna protagonista dell’evento.

Anche quest’anno ritorna FoodExp 2020, e la città di Lecce tornerà ad essere ancora una volta la location di questo importante evento. Saranno due giornate dense di appuntamenti e competizioni, e non mancheranno le più autorevoli personalità del settore alberghiero e della ristorazione.

Si parte il 28 settembre, ed in primo luogo, alle ore 11:00 Luigi Cremona sarà ospite del dibattito “Young in the Future”, che vedrà la partecipazione del Professor Fabio Pollice, Rettore dell’Università di Lecce, e Paolo Marchi di “Identità Golose“. Questo appuntamento prevede la partecipazione del giornalista Gioacchino Bonsignore nelle vesti di moderato. FoodExp 2020 proseguirà con il Premio Emergente 2021, in cui parteciperanno le giovani promesse del settore. All’evento presenzieranno Luigi Cremona e Lorenza Vitali di Witaly, Stefano Pistollato di Agugiaro & Figna e Dario Iurlano di Bertos Spa. Una menzione a parte merita Giovanni Pizzolante, organizzatore di FoodExp 2020, che ci omaggerà con la sua presenza. Parlando sempre delle novità, alle ore 15:00 si terrà una conferenza con Marta Cottarella, della Scuola di Alta Formazione “INTRECCI”. Vincenzo Donatiello, maître e sommelier del Ristorante Piazza Duomo *** di Alba, presenterà invece “Io Servo”, il suo primo libro rivolto al personale di Sala. La giornata ovviamente non termina qui, e proseguirà con molti altri appuntamenti, dibattiti ed incontri pomeridiani.

La seconda giornata si aprirà con l’incontro “New Generation Puglia“, che vedrà Luigi Cremona nel ruolo di moderatore.  In questa occasione interverranno giovani rappresentanti del settore hotellerie come Giovanni Grandioso di “Le Dune Group” e Daniele Totisco di CDS Hotel. Parlando di vino, ci omaggerà con la sua presenza Clemente Zecca di “Cantina Vitivinicola Zecca“,  mentre per il settore della ristorazione presenzieranno Giulia Tramis del Ristorante “Lilith Laboratorio in Masseria” e Valentina Rizzo del Ristorante “Farmacia dei Sani”.  In questa seconda giornata si potrà conoscere più da vicino il mondo dei ristoranti stellati con ospiti illustri. Alle ore 15:00 è previsto un incontro con Chef Roy Caceres, proprietario ed Executive Chef del ristorante Metamorfosi* di Roma. Carlo Passera presenzierà come moderatore dell’incontro. Mentre alle ore 16:00 si potrà fare la conoscenza di Michele Lazzarini, Lukas Gerges, rispettivamente Sous Chef e Restaurant Manager del St. Hubertus *** di San Cassiano (BZ). Ci sarà anche l’occasione per conoscere lo Chef Executive Ciro Scamardella del Pipero Restaurant * di Roma ed il proprietario della struttura Alessandro Pipero. Ovviamente anche nella giornata conclusiva si terranno altre iniziative illuminanti in grado di valorizzare al meglio lo spirito di questa nuova edizione del FoodExp.

FoodExp 2019

FoodExp 2019: uno sguardo in cucina.

Locandina dell’edizione di FoodExp 2020

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WEBINAR 2020 EMERGENTE CHEF: un pomeriggio tra Olio e Baccalà.

Gli incontri on line con i nostri sponsor, giornalisti e chef già emergenti non si fermano mai. In questo nuovo Webinar abbiamo avuto l’onore di avere come ospiti Silvia Comandini di Olitalia, affiancata da Priscilla e Rocco Lutrario di Cibaria srl e  dalla giornalista enogastronomica Antonella Amodio. I protagonisti indiscussi di questo Webinar sono stati il baccalà norvegese selvaggio di Cibaria srl e gli oli “Dedicati” di Olitalia. Il baccalà di Cibaria si distingue in primo luogo per essere già ammollato e pronto all’uso. Questa caratteristica lo rende pratico da consumare, anche a crudo. Un prodotto semplice da preparare e al contempo di altissima qualità, che mantiene inalterate le sue proprietà e caratteristiche quali sapore, consistenza e colore. Olitalia ha invece selezionato i suoi oli per accompagnare carne, pesce, verdure e pasta, per esaltarne al meglio aromi e sapori.

In questo Webinar non sono ovviamente mancati sei dei nostri chef ex emergenti. Dalla Toscana abbiamo avuto Pietro Rossetti (Lux Lucis all’Hotel Principe Forte dei Marmi), Rosario Bernardo (Il Palagio presso il Four Season di Firenze) e Giacomo Gaibisso (Ristorante La Vecchia Posta presso Hotel Relais Osteria dell’Orcia).  Per l’Italia settentrionale abbiamo avuto Pietro Montanari (Ristorante “Da Cesarina”). Mentre dal centro-sud ci hanno fatto compagnia Salvatore Tarantino (Triglia Trattoria Di Mare) e Alessandro Caputo (The Flair Rooftop Restaurant presso Sina Hotel Bernini Bristol).

Le ricette degli ex emergenti chef mostrate al webinar.

Gli chef ci hanno sorpreso con la loro creatività, riscontrata spesso anche nella presentazione delle pietanze. Le ricette mostrate in questo webinar sono state: Merluzzo in 3 conservazioni, con sedano rapa e garum di sedano, di Pietro Rossetti. Mosaico di Baccalà con peperoni cornetto, di Rosario Bernando. Baccalà ai fichi d’india, funghi porcini ed arancia, di Pietro Montanari. Mite Baccalà (servito con crema di lenticchie, manioca, carota e cipolla in carpione) di Alessandro Caputo.  Baccalà olio e funghi, di Giacomo Gaibisso.  Ed in fine, il Baccalà pomodoro e limone di Salvatore Tarantino. Tutti i piatti hanno ovviamente esaltato al meglio le virtù del baccalà norvegese selvaggio ammollato, l’olio per preparazioni di pesce si è rivelato un accompagnamento brillante, in grado di amplificare il gusto del baccalà, senza primeggiare su di esso.

Merluzzo in 3 conservazioni, sedano rapa e garum di sedano

Mosaico di Baccalà e Peperoni Cornetto

Baccalà, fichi d’ india , porcini e arancia

Mite Baccalà servito con crema di lenticchie, manioca, carota e cipolla in carpione

Baccalà olio e funghi

Baccalà pomodoro e limone

Luigi Cremona e Lorenza Vitali con gli oli “Dedicati” di Oltalia.

Il Baccalà norvegese selvaggio ammollato e pronto all’uso di Cibaria srl.

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Sommelier Coach: ora il vino avrà meno segreti.

Quella proposta da Enrico Mazza e Gennaro Buono a San Marino non è stata una comune kermesse sulle bollicine. I due sommelier sono molto più che due semplici appassionati di vino. Alle spalle hanno entrambi 20 anni di esperienza nel settore, particolare che gli ha resi nel corso del tempo professionisti autorevoli. Abbiamo trascorso come relatori un’intera giornata apprezzando la funzionalità e la struttura dell’evento, destinato a ripetersi ed arricchirsi con visite sul campo, ovvero in prestigiose cantine europee. Proprio quest’ultimo aspetto è interessante per la possibilità di conoscere non solo i prodotti, ma anche i personaggi che vi ruotano intorno. Senza parlare dei pittoreschi ambienti che aggiungono ai vini tutto il loro fascino. Solo così si può percepire pienamente il mondo del vino, un mondo fatto non solo di sapore, ma anche di storia, ambienti e conoscenza. Un mondo che probabilmente non si smette mai di esplorare e scoprire.

La passione per il settore e la volontà di renderne più accessibile la conoscenza sono alla base del nuovo progetto di Mazza e Buono. I due esperti sommelier hanno infatti recentemente lanciato il primo programma italiano che abbina la formazione sul vino alla crescita personale. “Sommelier Coach” mira a formare professionisti nel settore, puntando su due programmi ed un Master interamente online. Un percorso di altissimo livello espresso in un linguaggio estremamente semplice, per dare la possibilità anche a persone senza esperienza di prendere parte al percorso. Non si tratta dunque di un comune corso di formazione online. Tutte le sessioni formative sono state testate con professionisti che oggi ricoprono ruoli apicali in alcune delle più importanti realtà del settore. Il materiale è costantemente aggiornato, permettendo così ai fruitori di mantenersi sempre a passo con le novità. In conclusione, “Sommelier Coach” è un progetto che non può non suscitare interesse.

 

 

 

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LA PIAZZETTA 2070, SOTTO L’ALA DI GRAZIANO COMINELLI

Iniziamo da settembre per partire con alcune novità che riguardano la ristorazione e non solo.
Fa sempre piacere segnalare strutture e nuovi inizi a cui partecipano i nostri ex Emergenti , in questo caso parliamo del Ristorante La Piazzetta 2070 e di Tea Guerini, Emergente Sala Nord 2020. Il ristorante si trova a Sant’Eufomia , borgo nato alle porte di Brescia, dove la Piazzetta di Graziano Cominelli ( celebre protagonista della scena gastronomica e locale ) propone l’acquisto del suo locale storico allo chef patron Simone Frerotti : nasce la Piazzetta 2070.
L’ambiente accogliente e il servizio impeccabile incrociano una cucina netta, essenziale , ma ricercata. I piatti sono l’espressione della personalità di Simone, un mix delle sue esperienze di vita, appassionato di cucina fin da bambino. Compagna di vita di Simone, Tea Guerini ( ha vinto il premio “miglior fattore umano” Emergente Sala Nord 2020 ) si occupa dell’accoglienza ed a rendere l’esperienza nel ristorante memorabile. La carta dei vini propone oltre 150 referenze, puntando su etichette di nicchia meno popolari per valorizzare piccoli produttori di eccellenze nazionali e internazionali.

Come nasce l’idea e come è costituito il format La Piazzetta 2070

L’idea nasce da un incontro di quasi 15 anni fa, un piccolo stage di un paio di settimane che ha visto protagonista Chef Patron Simone Frerotti proprio all’interno delle cucine dell’allora “La Piazzetta” di Graziano Cominelli. Il format attuale è legato ai preziosi insegnamenti di Chef Cominelli: proporre una cucina di alto livello moderna e contemporanea, senza dimenticare l’identità e le tradizioni che da sempre contraddistinguono questo ristorante.

– Quali sono state le aspettative e le sensazioni dell’apertura e del primo servizio al pubblico, sia a livello di cucina che di sala

Le aspettative, molto alte, sono state soddisfatte. Non sono mancati un pizzico di tensione e un po’ di sana agitazione che hanno contribuito a far lavorare tutto lo staff con la giusta attenzione. “Siamo molto esigenti e cerchiamo di fare del nostro meglio per essere orgogliosi di noi stessi, del nostro lavoro e di ciò che offriamo ai nostri clienti” – Chef Frerotti.

– Che tipo di cucina fate? A livello di prodotti, cosa utilizzate?

Simone si definisce uno “Chef contempooraneo” proprio per la sua selezione dei prodotti. La cucina si basa su ingredienti etnici che ricostruiscono e rivisitano piatti storici di identità bresciana e territoriale.

– A livello organizzativo come è costituito lo staff di cucina e sala? Titolari e soci?

In cucina:
Chef Patron > Simone Frerotti
Sous-chef > Jacopo Ricchini
Chef de Partie (primi e secondi) > Ludovico Frugoni
Lievitati > mamma Francesca (la mamma di Simone)

In sala
Metre e sommelier > Tea Guerini
Aiuto salsa > Andrea Guglielmina

Simone Frerotti e Tea Guerini

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WEBINAR 2020 #IRCA INSIEME AD EMERGENTE PASTRY

Proseguono gli incontri on line con gli emergenti, per il quinto Webinar abbiamo parlato del mondo della pasticceria insieme ad una grande azienda, Irca, che dal 1919 si dedica alla fabbricazione di prodotti alimentari destinati alla Pasticceria, Panificazione e Gelateria. Abbiamo avuto il piacere di conoscere la realtà di Irca attraverso le parole del CEO Paolo Perego, che ha raccontato la filosofia dell’Azienda e grazie all’Academy Director Fabio Birondi che dal punto di vista tecnico ha presentato i prodotti che sono stati gli ingredienti principali delle ricette dei giovani emergenti pastry. Hanno partecipato all’appuntamento sul web molti protagonisti del settore: Paolo Sacchetti ex Vicepresidente dell’Accademia AMPI e Maestro Pasticcere di Pasticceria Nuovo Mondo a Prato, Antonio Ziantoni Patron chef di Zia Restaurant a Roma e il giovane pastry chef Christian Marasca che sta portato avanti il nuovo format, dedicato esclusivamente al dessert, Door to door – Zia pasticceria, simbolo del nuovo servizio di asporto e delivery di Zia.

Gli Emergenti Pastry che hanno presentato le loro ricette elaborate con i prodotti di Irca sono stati: Matteo Corridore pastrychef junior di Locale Firenze con la sua idea di “Nocciola e cioccolato”, un pasta frolla con una dacquoise alla nocciola accompagnata da un cremoso al cioccolato bianco Irca, una mousse al cioccolato fondente Irca e ricoperto con una glassa fondente a specchio; Andrea De Benedetto pastrychef junior al Ristorante Adelaide dell’Hotel Vilon di Roma con  il suo dessert “Millevoglie”, una ganache al nocciolato Irca accompagnata da un biscotto morbido al cioccolato Irca, una crepes dentelles, del gelato al lampone e un crumble alle nocciole; Ilaria Caneva pastrychef del Ristorante Cracco a Milano con una ricetta che ricorda la classica merenda italiana Pane&cioccolata laMillefrolle al Pane, una pasta frolla al pane con cremoso al caramello e nocciola Irca profumato al caffè ed un cuore morbido di mou al cioccolato fondente 72% Irca e zenzero; Tommaso Foglia pastrychef del Ristorante Don Alfonso 1989 al San Barbato Resort Spa & Golf di Lavello (PZ) con il suo “Dal Madagascar al Vesuvio”, una mousse di cioccolato fondente Madagascar 72% Irca con una ganache montata alla nocciola Irca e albicocche pellecchiella del Vesuvio profumate al timo; ed infine Veronica Di Curzio pastrychef di Casa Coppelle nella Capitale con un dessert molto creativo adatto alla stagione estiva dal nome “Vacanze Romane”, un tartella di frolla allo zucchero di canna muscovado chablonata farcita con mousse fondente al 72% Irca, una daquoise alla nocciola glassata con cioccolato nocciolato Irca con sopra una semisfera di anguria adagiata su un disco di cioccolato bianco nocciolato Irca.

Nocciola e cioccolato di Matteo Corridore al Locale Firenze

Millevoglie di Andrea De Benedetto al Ristorante Adelaide

Millefrolle al Pane di Ilaria Caneva al Ristorante Cracco

Dal Madagascar al Vesuvio di Tommaso Foglia al Ristorante Don Alfonso 1989

 

Vacanze Romane di Veronica Di Curzio a Casa Coppelle

Luigi e Lorenza durante il webinar con Irca

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