La chiesa di San Panfilo è uno dei tanti capolavori poco conosciuti, e merita da sola un viaggio. Ma Tornimparte offre anche un’opportunità golosa, questa Locanda (senza camere) in posizione un pò nascosta in una della tante frazioni in cui si divide il comune. Dentro due livelli, sotto è la cucina, sopra un’ampia sala divisa in due parti con pochi e distanziati tavola. A guidare il tutto sono in due: Stefano Censoni in sala, che Vi sorprenderà con qualche bella bottiglia, e Serenella Deli che non è da meno in cucina. Una foto alla parete con Gualtiero Marchesi ricorda uno stage di qualche anno fa che le ha segnato la vita.
La chiesa di San Panfilo è uno dei tanti capolavori poco conosciuti, e merita da sola un viaggio. Ma Tornimparte offre anche un’opportunità golosa, questa Locanda (senza camere) in posizione un pò nascosta in una della tante frazioni in cui si divide il comune. Dentro due livelli, sotto è la cucina, sopra un’ampia sala divisa in due parti con pochi e distanziati tavola. A guidare il tutto sono in due: Stefano Censoni in sala, che Vi sorprenderà con qualche bella bottiglia, e Serenella Deli che non è da meno in cucina. Una foto alla parete con Gualtiero Marchesi ricorda uno stage di qualche anno fa che le ha segnato la vita. Poi un lavoro ad un centro di disabili e infine questo progetto che stanno portando avanti con successo. Il menù vuole uscire dal seminato della rusticità dei piatti locali, cercando di dar vita a ricette più eleganti e leggere. Si apprezza la buona volontà, spesso anche l’idea, poi talvolta manca il tocco finale a chiudere bene la ricetta (un apporto croccante, o una nota in contrasto), ma nel complesso il risultato vale ampiamente la visita e il conto è veramente onesto, anche perchè la materia prima, soprattutto i prodotti dell’orto (erbe e legumi) è eccellente.