Di Redazione Witaly

Aromando a Milano

La zuppiera esiste ancora! Ne avevamo dimenticato la funzionalità in quanto sempre riposare in una vetrina o un mobile come ornamento e non certo per essere poi utilizzata. A riportarla sulla tavola ci hanno pensato Savio Bina e Cristina Aromando nel loro pranzo à l’ancienne che ogni domenica prepara in questo nuovo bistrot.

La zuppiera esiste ancora! Ne avevamo dimenticato la funzionalità in quanto sempre riposare in una vetrina o un mobile come ornamento e non certo per essere poi utilizzata. A riportarla sulla tavola ci hanno pensato Savio Bina e Cristina Aromando nel loro pranzo à l’ancienne che ogni domenica prepara in questo nuovo bistrot. L’atmosfera è quella di casa, il servizio pure, i tavoli sono ancora separati, ma si fa facilmente amicizia tra un tavolo e l’altro per via magari di un cane o un bambino. E se questi mancano ci pensa l’effervescente figlia di Savio e Cristina a fare convivialità. Lode all’ambiente, al concept, alla linea tradizionale bassolombarda alleggerita di quel tanto per renderla più umana e gradevole. Lode all’attenzione a qualche etichetta particolare, agli antichi frutti ormai dimenticati e il tutto cercando di mantenere un prezzo abbordabile anche se siamo al centro di Milano.

all’angolo della via

con ampie vetrate

interno 1

interno 2

interno 3

mele campanine

mele varie

lazzeruoli

Savio e Cristina

una bottiglia particolare

il pane

Guido Daelli con la figlia di Cristina

affettati

tagliati al momento

fegato cuore e lingua

al tavolo accanto

cappelletti di brasato di chianina

in brodo di cappone e faraona

cappone e faraona con mostarde biologiche

da vicino

trippa alla provenzale

i formaggi

sbrisolona

il banco e la lavagna

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