Di Luigi Cremona

Adelaide a Roma

Ci è piaciuto subito quest’albergo così elegante, coccoloso, dove però il lusso non abbaglia e rimane discreto. Ci ha messo subito all’agio la simpatica Magadalena con i suoi cocktail e poi ci siamo seduti in una saletta, altrettanto bella e piaceovle come tutto il resto, con forse solo un paio di taovli di troppo. Il cibo è come l’ambiente: rassicurante, di assoluto confort, un pò piacione, un pò ridondante. Se in sala ci sono due tavoli in più, anche nei piatti c’è forse sempre qualcosa in più, ma è il cibo che comunque incontra i gusti della bella gente che frequenta il locale e crediamo che sia alla fine la cosa più importante. Le cose migliori: la passione che traspare dai ragazzi della brigata e, da un punto di vista gastronomico l’inzio e la fine della cena: l’elegante tartelletta di alici e i buoni dessert che dimostrano un’ottima mano nella pasticceria.

ingresso

adelaide

un piccolo albergo speciale

Gabriele Muro e Federico Sartucci

Toni Rossetti con Walter De Rosario e SImone Freda

i fiori

arredo classico elegante

il dehor

particolare dei tavoli

una saletta

camera da letto

siamo a palazzo borghese

difronte al circolo

un arredo curato in ogni angolo

lounge bar

nel dettaglio

la barlady Magdalena

i suoi cocktail: ottobrata romana, bellini, bollicine estive

gli stuzzichini

cipster di pesce

fritto napoletano

cannolo salmone e avocado

il buon pane

l’ottimo Franciacorta

tartelletta alici e peperoni verdi

calamaro arrosto provola e scarola

linguine mantecate ai ricci di mare con carpaccio di pezzognamenta capperi e limone candito

pesce azzurro, pakchoi, prezzemolo

altra vista

agnello cotto nel fieno, polpetta cacio e ova, manto alle erbe

brownie alla banana con banana caramellata, semifreddo e pralinato di noci pecan, cialda di pane

trasparenze estive con frutta

da vicino

pasticceria

gli chef

il buon servizio

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