La più piccola denominazione dell’Italia del vino fa il primo consuntivo dei suoi primi anni con un bilancio largamente positivo. La sfida di creare pian piano attorno al nome Tellum una serie di etichette che acquisiscano rispetto e prestigio presso il consumatore procede per il verso giusto. La gamma è completa, si spazia dallo spumante metodo classico a due vini bianchi in purezza (passerina e pecorino) e il rosso viene prodotto nelle due varianti, montepulciano normale e montepulciano d’Abruzzo riserva. VIni che assaggiamo allo Spazio Romito di Roma, da poco riaperto dopo un rinnovamento che l’ha reso più funzionale, in una cena alla presenza di Giancarlo Di Ruscio, presidente del Consorzio, ben presentata e servita da Tommaso Viggiani sotto la guida di Sabrina Romito.