Giorgio Pinchiorri ci ha sempre parlato bene e spesso ci ha fatto assaggiare il Carbonaione, così quando ci hanno invitato a degustarlo alla presenza del produttore non abbiamo avuto alcun dubbio. Anche perchè la sede era il Brunello, l’elegante ristorante del Baglioni Hotel Regina. A piedi è quasi d’obbligo passare di fronte alla Fontana di Trevi e così ci siamo goduti lo spettacolo della nuova illuminazione che ne esalta ancora di più la bellezza. Una grande bellezza che ci ha ritirato su il morale, rispetto a quanto è avvenuto a Roma nel recente passato e in questi giorni a Parigi. Papà Vittorio Fiore è enologo, e anche il figlio Jurij lo è. Una Persona quindi preparata che ci ha ben spiegato le caratteristiche di questo vino, sangiovese in purezza da vigne molte vecchie (anche 80 anni), un vino di grande frutto sostanza e potenza. E poi prima il più semplice Chianti Classico e dopo un altro vino di sicuro interesse che non conoscevamo, il Capogatto, un bordolese (con aggiunta di petit verdot), molto elegante, che è già buono e che crescerà ancora con l’età delle vigne, attualmente ancora giovani.
Rosita Dorigo
Da domani riprenderemo con le foto del nostro evento a Milano, Cooking for Art, e nel frattempo carichiamo oggi due post dedicati a due eventi di Milano e di Roma.
Il posto ideale per aprirsi al mondo: un locale dove la vista spazia e dove si vedono le nuove vette della città moderna che avanza. Siamo al Ceresio 7 ed è ospite per qualche giorno la Rioja, una regione della Spagna famosissima per i grandi vini rossi (tempranillo), ma che abbonda anche di ottimi prodotti (formaggi, salumi, olio ecc). Elio Sironi chef del ristorante affronta il non facile tema di combinare vari stili e territori e risolve il rebus con eleganza: la contaminazione è servita e pensiamo che sia inevitabile in un mondo dove la circolazione anche dei gusti e dei sapori sarà sempre maggiore.