Il Corriere bussa alla porta e ci consegna un regalo graditissimo, il pane di Orsara, del famoso Forno a paglia degli amici di Peppe Zullo. Grazie veramente, il pane è veramente un prodotto sacro e questo che è il risultato di un’antica tradizione merita tutto il rispetto.
Peppe Zullo
Questo è stato il primo sogno di Peppe Zullo: costruire sulla collina in alto che domina Orsara, con magnifica vista sul centro storico (di notte particolarmente suggestiva), la sua struttura per eventi. Qui è nata la prima sala per banchetti che è poi stata superata dal nuovo complesso di Villa Jamele (vedi post). Il nome è romantico e veritiero, al centro del paese infatti c’era il Cinema Paradiso e Peppe è riuscito a comprare l’antico proiettore a bobine che oggi fa bella mostra di se nella cantina. La cantina si vede poco, perchè è sotto la vigna, ma rappresenta una realizzazione architettonica non da poco, per altro giustamente premiata alla biennale di Venezia. Si compone di una serie di stanze emozionali che portano alla cantina vera e propria che è alla sommità, ma anche essa nascosta perchè sopra ci sono 5 camere per gli ospiti. In basso all’entrata è invece il ristorante dove Peppe Zullo a vista si diverte a improvvisare una cucina semplice e gustosa, un pò naif, ma quasi didascalica per come mette in risalto i prodotti dell’orto.
Fuori dalle abituali rotte si scoprono i tesori migliori. Come questa Orsara che non ti aspetti, pulita e distesa sul fianco di una collina. C’è una bellissima chiesa ben recuperata e c’è un centro storico rimasto fuori dal tempo. e poi c’è Pane e salute, un forno antico di secoli, un forno a paglia che fa un pò di fumo, ma anche un gran pane. Si usano farine di grano tenero (randa e Genoa) e di grano duro (Adamello) e questi panoni grandi lievitano per molte ore, cuociono anche per ore e ce ne vogliono almeno altre due per raffreddarsi. Ci vuole quindi amore passione e pazienza,ma alla fine ecco uno dei pani più buoni d’Italia.Grazie ad Angelo Di Biccari che lo fa, e grazie a Peppe Zullo che miha portato qui.
Se sopra Orsara Peppe Zullo ha costruito il suo “Paradiso” (vedi post), sotto al paese ha realizzato il suo sogno. Un sogno impegnativo: è partito dall’antica Villa Jamele, rifacendola completamente e inserendo una scuola di cucina e quattro belle camere. Poi si è guardato intorno e pian piano ha aggiunto una grande sala per banchetti con delle cucine veramente estese, accanto un’ altra sala banchetti/convegni magica nella sua trasparenza. Peppe Zullo costruttore, ma anche contadino. Eccolo utilizzare il bordo del fiume per inserire allevamenti di maiali, conigli, polli ecc.. e ancora realizzare lungo il fiume un bel percorso didattico nel bosco attraverso piante e arbusti, fiori e alberi. Ea in ultimo l’orto, immenso e declinante con al centro la chicca: una cucina all’aperto dove spesso invita i clienti, ma a volte anche solo i bambini, per fare una cucina a centimetro zero in mezzo all’orto che ama tanto.