Al nostro fianco da anni con gli eventi Witaly, il Consorzio Parmigiano Reggiano in questo periodo di difficoltà, lancia un piano per sostenere il riequilibrio delle condizioni di mercato.
In sintesi il messaggio sotto riportato del Consorzio del Parmigiano Reggiano è chiaro: un ritiro massiccio di forme stagionate 12 mesi, quindi di qualità base, per immetterle nuovamente nel mercato dopo 12 o 24 mesi con ulteriore affinamento a beneficio della qualità finale del prodotto. Una decisione che dà non solo respiro economico ai produttori, ma che di fatto riposiziona ancora più in alto il parmigiano reggiano. Ci complimentiamo per questa scelta che va nella giusta direzione in un momento delicato e sensibile come questo.
” Quali sono le proposte del Consiglio di Amministrazione del Consorzio per reagire alla crisi? Le misure sono sostanzialmente tre. In primo luogo, il Consorzio acquisterà dai suoi 335 caseifici ben 320mila forme, così da riequilibrare il mercato. Le forme saranno conservate nei magazzini, fatte stagionare più a lungo e reimmesse progressivamente sul mercato quando sarà possibile ottenere una remunerazione adeguata al prodotto. Non è la prima volta che il Consorzio interviene per ritirare le forme al fine di alzare le quotazioni: era già successo nel 2014-2015. La novità è che ora il Consorzio non si limiterà a ritirare le forme dal mercato, ma limiterà ulteriormente le quote di produzione che sono stata stabilite per il triennio a venire. “
” Mai come oggi è importante che le nostre aziende siano coese: avremo modo di confrontarci sulle prospettive per il futuro durante l’Assemblea dei consorziati che si terrà il prossimo 24 giugno”, Nicola Bertinelli, presidente del Consorzio Parmigiano Reggiano.