La patata dagli occhi rossi ci mancava. Nasce sulle Alpi, in poche zona, l’eccellenza è in Valdossola dove la stanno seguendo con cura ed attenzione e dove ormai sono ben 10 i produttori coinvolti. Le patate di montagna sono parecchie, solo in Valdossola ne stanno valorizzando già 3,4 tipologie. Questa si distingue per il facile utilizzo negli gnocchi, ma si presta anche ad altre manipolazioni cone la serata ha dimostrato. Vari chef in campo, gli Alpine Chefs della Valdossola con anche Davide Brovelli e Marco Sacco in una bella serata organizzata nello storico Hotel della Cascata, al bordo della Cascata del Toce, dotato di varie sale una più bella dell’altra. Un menù interessante, con il primo che ci è particolarmente piaciuto per come ha valorizzato la patata. Buoni anche gli abbinamenti, con la croatina Barbaglia di Boca in evidenza.
Marco Sacco
Gli Ambasciatori del Gusto hanno organizzato ieri sera un’importante serata in favore di Amatrice. 7 chef famosi si sono esibiti nei bellissimi spazi dell’Open Colonna. Noi siamo arrivati un pò tardi e quindi non abbiamo potuto vedere gran parte dei piatti preparati, ma almeno salutare i convenuti.
Italian gourmet al Superstudio, una specie di Taste al coperto con solo chef stellati, il tutto organizzato come un grande village con ampie cucine di supporto. C’era anche un convegno sul futuro delle guide, con vari noti Curatori di Guide (anche il sottoscritto) e alcuni Chef in rappresentanza delle associazioni. Si doveva parlare del futuro, poi ognuno ha parlato dei propri casi personali. Insomma un’occasione persa. Meglio andare a vedere cosa combinavano i cuochi nei loro box.
Oltre 100 associati, una ventina di nuovi entrati e tante idee: questo in sintesi la presentazione di Raffaele Gemignani direttore della CHIC. Dopo due mandati Marco Sacco lascia la presidenza a Paolo Barrale, chef bravo e ben apprezzato da una larga schiera di colleghi. Di sicuro sarà una Presidenza importante. Si festeggia subito dopo con champagne e con una serie di piccoli assaggi preparati da alcuni associati nel bel resort di Aquapetra.
Un grande show quello di ieri sera sulla piazza del WTC riservata per l’occasione. Oltre 400 invitati a celebrare l’Italian Food, quello vero, qui portato e realizzato da tanti chef che hanno insieme collaborato. Presenti anche le Autorità, con il Ministro Martina in prima linea, a sottolineare l’impegno del Governo a sostegno dell’alimentare italiano e la novità della Settimana di Cucina Italiana nel Mondo che si articolerà in oltre 1000 eventi, a partire proprio da questa serata che ne rappresneta il lancio internazionale. Un lavoro notevole quello realizzato da It-Chefs con Rosario Scarpato sempre attivo e infaticabile.
C’è emozione, c’è la tensione della gara che dai box delle cucine arriva fino a dentro il teatro. Il Bocuse d’Or è rigore e precisione, i tempi sono scanditi dall’orologio, i movimenti e i passi contati e precisi. Non è facile gestire così tante situazioni diverse allo stesso tempo, ma una volta partiti tutto poi scorre per il suo verso giusto: i giurati, attenti e precisi; i candidati emozionati ma allenati allo stress. Primo turno sono 4: Stefano Paganini, Andrea Alfieri, Giuseppe Raciti, Giovanni Lorusso. Centrato il piatto del pesce, spettacolari i vassoi con la ricetta della carne.
Cotoletta o costoletta alla milanese? Il dubbio amletico viene rigorosamente sciolto da Alan Bay che precisa: la costoletta è il taglio di carne, la cotoletta è il nome della ricetta. E proprio alla cotoletta alla milanese è dedicata la nona giornata dell’IDIC (International Day Italian Cuisine) che ogni anno dedica questa giornata ad una ricetta tradizionale che viene poi eseguita nei 5 continenti dalle migliaia di chef che aderiscono all’iniziativa. E proprio a Milano si celebra l’evento con collegamenti con una diecina di ristoratori da tutto il mondo mentre un’altra diecina cucina in diretta la cotoletta che viene poi assaggiata e commentata da un piccolo gruppo di giornalisti e chef, tra i quali il sottoscritto. L’iniziativa è bella e opportuna, noi l’abbiamo sempre seguita e la seguiremo con piacere, mentre ci complimentiamo ancora con Rosario Scarpato che l’ha ideata, e Maurizio Palazzo che ha organizzato l’evento all’Hotel lagare di Milano.
Il 2014 volge al termine, ma per noi arrivano gli appuntamenti più importanti, i due Cooking for Art di Roma (1-3 novembre che da domani Vi racconteremo) e di Milano (29 novembre 1 dicembre) e in mezzo il Summit della Cucina Italiana nel mondo. Più di 40 chef da tutto il mondo, con oltre 25 chef stellati (più di 30 stelle in totale) si ritroveranno a Dubai a celebrare la grande cucina italiana, ormai leader mondiale. Dal 7 al 20 novembre una serie di cene, avvenimenti, sfide, degustazioni animeranno i principali alberghi e locali di questa città. Noi da anni collaboriamo per la realizzazione di questo importante evento ideato e voluto da It-Chefs, e saremo a Dubai dal 10 al 16 novembre.
Qui il video di presentazione dell’evento
Marco era un ragazzino, quando l’abbiamo conosciuto tanti anni fa, e ora altri “ragazzini” formano una bella brigata giovane che lo sostiene e che ci ha accolto (Lui era lontano fuori sede per un impegno) con grande eleganza e professionalità sotto l’occhio vigile di Lella (moglie di Marco) che comunque li ha lasciati fare. E’ bello vedere una squadra giovane muoversi così bene ed è bello vedere come Marco si sia evoluto, passo dopo passo, verso uno stile di cucina sempre più in linea con i tempi. Le vecchie ricette per carità erano buone, a volte classicheggianti, a volte più innovative, in genere molto succulente, gustose, ma per noi a volte un pò pesanti. Nei tanti assaggi provati un solo piatto era retaggio del passato: il risotto ai gamberi di fiume buono, ma eccessivamente opulento. Per il resto un inizio perfetto con un orto in due tempi cotto e crudo, delle capesante intriganti di riflessi orientali, un’ insalata di foiegras e salame talmente leggera che un tempo sarebbe stata inconcepibile, un’ altra insalata di bagna cauda (quest’ultima solo un tantino dolce) e così via per arrivare al doppio pesce di lago buonissimo con la trota sugli scudi e ai dessert finali. Insomma Marco può dormire tranquillo quando deve viaggiare per i suoi impegni.