Ormai tutti offrono (quasi) tutto, e ad ogni apertura ci sembra di percorrere lo stesso menù. Al mattino le colazioni, poi il pranzo veloce, l’aperitivo e la cena, con la scelta di pizze, hamburgher e così via. Come orientarsi in questo appiattimento generale? La differenza la fa il manico che in questo caso ha nome e cognome: Federico Feliziani, ideatore di Parco Appio, ma anche esperto di prodotti in particolare vini naturali e birre. Ed infatti iniziamo con un fresco e leggero vino bianco per finire con una potente lambic belga tipologia gueuze a fermentazione naturale. Tra l’uno e l’altra una serie di assaggini più che corretti che fanno risaltare la sapiente scelta di ingredienti. In alto le polpette di bollito tenaci come dovrebbero sempre essere, e le rape rosse fermentate in casa acidule ed equilibrate. Ma sarebbero tanti gli assaggi da fare, meriterebbero un’altra serata: l’estate è lunga, il Parco Appio rimane aperto fino a fine ottobre.