La conduzione di Emergente Sala non ci ha permesso di seguire con attenzione il Congresso LSDM. Ma qualche breve scappata a vedere almeno qualche intervento l’abbiamo fatta e ci ha confermato l’interesse e l’attenzione con la quale le esibizioni degli chef sono state seguite. D’altronde Albert e Barbara hanno saputo portare qui il fior fiore da tutto il mondo e quando dico “qui” si intende Paestum che non è certo Milano o Roma. Quindi doppia lode a loro. Altri ricordi: la pioggia, che ha movimentato non poco e fatto cambiare alcuni programmi, e finiamo con due ottimi assaggi tratti dalla cena di chiusura: la gran carne di Bifulco, e la pasta e patate di Beppe Guida. Arrivederci a LSDM 2019.
Faby Scarica
Parte all’inizio dell’anno il primo contest del Primo Piatto organizzato da Barbara e Albert sotto l’egida del Pastificio dei Campi. Un vero successo per il numero di ricette arrivate via web e per la qualità di quanto proposto. Il Tema portante era la pasta con i legumi, uno degli abbinamenti più ricorrenti nella dieta mediterranea per salubrità e tradizione . I migliori 4, scelti a tavolino in base alle ricette inviate, sono stati invitati a Gragnano nella sede del Pastificio per sfidarsi in diretta e non più virtualmente con la loro ricetta: il giovanissimo Stefano Di Giosia, italiano ma lavora all’Era Ora di Copenhagen, Domenico Stile chef executive del “Villa Letizia” a Roma, uno straordinario resort metropolitano ubicato in una Villa Liberty di proprietà della stilista Anna Fendi Venturini. Sono stati tutti e 4 bravi, ma le due donne si sono imposte, Faby Scarica del Villa Chiara Orto e Cucina, con una delicata spuma di ceci contrastata dai ceci grigliati in miniburger al fumo di rosmarino dove le tofette erano esaltate dai ricci di mare e controbilanciate dal tamarindo. Alba Esteve Ruiz del ristorante Marzapane di Roma ha risposto con un rinascimentale piatto di eliche dadolata di agnello, lupini in tre modalità differenti e il profumo di cannella, ricetta anche più tecnica ma meno centrata di quella di Faby sul tema proposto. Alla fine la giuria ha deciso l’ex-aequo perché entrambe hanno saputo interpretare al meglio il tema della seconda edizione del contest, “The Benevolent Bean“, teso a valorizzare i benefici, la biodiversità e le tradizioni legate appunto al mondo dei legumi. L’evento si é chiuso con il solito gran finale con altre ricette create al momento e tante, tante ottime bollicine. Anfitrione ineguagliabile Giuseppe Di Martino, sorpresa in chiusura con la “Pasta della staffa” ovvero l’originale cacio e pepe sul tovagliolo di Albert che non ci aspettavamo.
Faby Scarica, la giovanissima chef patronne di questa bella struttura, ci ha sorpreso in positivo. Ha l’allegria e la freschezza della giovane età, ma procede con la misura e una visione d’insieme che indica coscienza e maturità. Investe con giudizio in una struttura che ha un grandissimo potenziale (orto, animali, il parco, le camere, i laboratori di cucine ecc..) ma giustamente fa un passo alla volta. E in cucina sta crescendo lungo il percorso più naturale che il contesto suggerisce: largo utilizzo delle materie prime proprie e del circondario, e ricette sensate che la tradizione ispira, ma che vengono riproposte con piccoli e misurati tocchi d’autore, senza esagerare nei rischi e nelle astrusità improvvisate. Una visione strategica che condividiamo al cento per cento e che si traduce in un pranzo piacevolissimo (anche per la compagnia degli amici Luciano ed Albert) nella fresca ombra del pergolato tra cani che gironzolano tranquilli, famigliole e bambini che vivono una corretta convivialità. Venendo ai piatti sono tante le note positive, da citare il gran lavoro fatto sul pane, l’attenzione ai dessert finali belli e delicati, i primi in evidenza dai talli agli eleganti spaghetti al basilico. Manca ancora quel pizzico di furbizia, quel tocco finale che a volte fa la differenza e trasforma un buon piatto in uno eccellente. Però bisogna considerare la giovane età e quindi ampli sono ancora gli spazi per crescere, e inoltre ci sembra che andar avanti con moderazione e giudizio sia una delel grandi doti di Faby che, se continua così, andrà di sicuro lontano….dove? Per ora sembra Roma la sua prima tappa, al Settembrini, e da romani siamo contenti.
Non è stato facile il compito dei concorrenti: cucinare poco più che verdure e tuberi, con il solo aiuto del barbecue, ed in sole due ore. Inoltre alla fine è arrivata la pioggia che ha movimentato ulteriormente la gara. Ma bravi tutti perchè aldilà della competizione era questo anche un modo per ritrovarsi e confrontarsi con il giusto spirito in una situazione sicuramente anomala. Guardate queste immagini, magari manca qualcuno, e ci dispiace, ma questo non vuole essere l’album ufficiale dell’evento che sarà invece preparato dai fotografi professionisti che erano presenti.