Vedere Simone Padoan e Franco Pepe assieme, non per un’esibizione, ma per sfornare pizze a getto continuo è un vero piacere. La Margherita a Dubai Marina è stata letteralmente presa d’assalto, come raramente abbiamo mai visto un locale. I camerieri facevano fatica a passare, ma hanno fatto i miracoli e le pizze arrivavano persono calde. Ma quando sono a Dubai il saluto finale è d’obbligo per Roberto’s, il locale italiano forse più frequentato (700 coperti al giorno!), per salutare il bravo e infaticabile Alessandro Miceli. Il Summit continua, ma noi torniamo.
Aira Piva
Un grande show quello di ieri sera sulla piazza del WTC riservata per l’occasione. Oltre 400 invitati a celebrare l’Italian Food, quello vero, qui portato e realizzato da tanti chef che hanno insieme collaborato. Presenti anche le Autorità, con il Ministro Martina in prima linea, a sottolineare l’impegno del Governo a sostegno dell’alimentare italiano e la novità della Settimana di Cucina Italiana nel Mondo che si articolerà in oltre 1000 eventi, a partire proprio da questa serata che ne rappresneta il lancio internazionale. Un lavoro notevole quello realizzato da It-Chefs con Rosario Scarpato sempre attivo e infaticabile.
Primo giorno del Summit mentre arrivano chef da tutto il mondo allo Speciality Food del WTC di Dubai. Qui nell’area dei GVCI si svolgono le varie gare. C’è Pizza Up con appunto famosi pizzaioli in scena, c’è la gara della pasta, ma c’è soprattutto l’interesse di tanti operatori. Il mercato è in crescita, ma non è facile: se ne parla nel convegno che ha prorpio questa analisi come suo tema, coordinato da Rosario Scarpato.
Cotoletta o costoletta alla milanese? Il dubbio amletico viene rigorosamente sciolto da Alan Bay che precisa: la costoletta è il taglio di carne, la cotoletta è il nome della ricetta. E proprio alla cotoletta alla milanese è dedicata la nona giornata dell’IDIC (International Day Italian Cuisine) che ogni anno dedica questa giornata ad una ricetta tradizionale che viene poi eseguita nei 5 continenti dalle migliaia di chef che aderiscono all’iniziativa. E proprio a Milano si celebra l’evento con collegamenti con una diecina di ristoratori da tutto il mondo mentre un’altra diecina cucina in diretta la cotoletta che viene poi assaggiata e commentata da un piccolo gruppo di giornalisti e chef, tra i quali il sottoscritto. L’iniziativa è bella e opportuna, noi l’abbiamo sempre seguita e la seguiremo con piacere, mentre ci complimentiamo ancora con Rosario Scarpato che l’ha ideata, e Maurizio Palazzo che ha organizzato l’evento all’Hotel lagare di Milano.
Il Summit si chiude per noi con la più bella serata che si potesse organizzare e quindi ci complimentiamo con Rosario ed Aira (instancabili organizzatori), con gli oltre 40 chef che hanno contribuito all’evento, e con lo staff del Marquis che ha realizzato il tutto con grandissima professionalità. Un centinaio i prodotti in assaggio, tra formaggi affettati ecc, una diecina i vini, tante le ricette degli chef, e anche la pizza presente, come la carne di Fracassi. Presente l’ambasciatore d’Italia qui a Dubai ed altre autorità, la festa ha avuto un ritmo veloce e piacevole, si è animata con le premiazioni, rilassata con la musica, ha mostrato lo stato di salute della cucina italiana anche in trasferta ad oltre 500 invitati di riguardo. C’è da esserne fieri. Ancora complimenti a tutti e in fondo anche a noi che abbiamo dato un piccolo contributo a questo bell’evento.
Seconda giornata dedicata alla pasta e seguita da molta gente. Assaggiamo i piatti dei cinque concorrenti in gara in rappresentanza di 5 tra i migliori ristoranti italiani a Dubai, e dobbiamo dire che la pasta è in genere cotta bene (4 su 5) ben presentata e interpretata. Un difetto un pò generale è l’abbondanza di condimento, ma è anche un difetto che hanno quasi tutti i ristoranti all’estero (e non solo) che pensano che la pasta sia un ingrediente povero che dev’essere arricchito, andando così a rompere il giusto equilibrio.
Al Trade Center si svolge Gulfood, annuale fiera del Food dove quest’anno c’è un’ampia partecipazione italiana. Nell’ambito si svolgono alcune gare, eccoci a seguire quella della pizza creativa dove assaggiamo ben 16 pizze. Dobbiamo dire che ci aspettavamo un livello inferiore, invece le basi (l’impasto) sono buone, vengono anche cotte bene. Qualcosa da dire invece sugli ingredienti utilizzati, in genere di buona qualità considerando che non è di certo facile avere qui la migliore mozzarella o il miglior prosciutto, ma vengono messi in numero e quantità spesso esagerata che finisce per rendere eccessivamente pesante il risultato. Popolari e richiestissimi i porcini e i tartufi, la bottarga si fa strada.
Al via il Summit della Cucina Italiana nel mondo, ancora una volta qui a Dubai. Ci ritroviamo così con tanti chef arrivati qui dall’Italia e un pò da tutto il mondo sotto la guida instancabile di Mario Caramella, Rosario Scarpato e Aira Piva. Cena un pò modesta e ci rifacciamo con una tavolata di inesauribili bevitori da Roberto’s il locale italiano forse più in voga che ogni giorno macina oltre 500 coperti ad alto livello. Tra Ferrari e Ca’ del Bosco, evviva!
Il momento clou del Forum è sicuramente il Convegno al Mercato Centrale di Firenze che ha visto l’alleanza degli Italian Chefs con l’Istituto Lorenzo de Medici che raccoglie studenti da tutto il mondo per i suoi corsi sull’arte e sulla cultura italiana e che da anni include anche la cucina (e qui al Mercato Centrale è in funzione una scuola ben attrezzata). Il Forum dà voce ad alcuni chef, ma anche ad interventi esterni, si discute così di “italian sounding”, di autenticità della cucina italiana all’estero, di posizionamento della ristorazione italiana nel mondo. A gran voce (e un’alzata di mani lo conferma), viene richiesto dai presenti che il Forum diventi promotore ufficiale del riconoscimento della cucina italiana nel mondo, come patrimonio dell’umanità.
Dopo la visita all’Expò una bella chiusura di giornata nel chiostro di Villa La Torretta, un albergo storico contornato dal verde. Siamo alle porte di Milano, a Sesto, e sembra di stare in campagna. Bella anche la cena, con gli stuzzichini di Felice Lo Basso e i piatti realizzati da vari chef. Domani il tour continua, direzione Firenze.