Giancarlo, un Signore della tavola

Giancarlo Tassi è andato via, in punta di piedi senza clamore, come è il Suo stile. Anche noi, eppure gli siamo amici, l’ abbiamo saputo solo adesso, dopo alcuni giorni.

Giancarlo Tassi è andato via, in punta di piedi senza clamore, come è il Suo stile. Anche noi, eppure gli siamo amici, l’ abbiamo saputo solo adesso, dopo alcuni giorni. E’ andato via un grande, uno dei migliori ristoratori della nostra Italia eppure la cosa non fa notizia. Siamo, di questo, doppiamente tristi.  Pochi come lui conoscevano il mestiere, pochi sceglievano i vini e i distilllati con competenza simile, pochi andavano continuamente alla fonte per controllare e verificare quanto di vero c’ era dietro un prodotto di qualità. Il Capriccio di Manerba grazie a Lui e a Giuliana era diventato uno dei locali più piacevoli in assoluto, dove il bien vivre era scandito in forma umana, senza clamore, senza lusso ostentato, ma solo per il piacere concreto di farVi stare bene. Giancarlo ti accoglieva senza inchini, con poche parole, tutte sentite, nessuna superflua come invece è fin troppo in uso altrove. Un grande spessore professionale e umano che purtroppo ora ci mancherà. A Giuliana che con passione e incredibile forza d’ animo aveva preso in mano la difficile eredità della madre Maria, bravissima ai fornelli, vanno le nostre condoglianze, ma anche il nostro augurio: il modo migliore per ricordare Giancarlo è continuare a far vivere il Capriccio come Lui avrebbe sempre voluto.