Corto Circuito dei Contadini 2015: i partecipanti, Nicola Fossaceca

“E’ il sogno di ogni cuoco che ha delle aspirazioni. Un premio per quello che hai fatto e un incentivo per quello che vorrai fare”. Nicola Fossaceca e il ristorante “Al Metrò” , di San Salvo Marina, hanno conquistato la Stella Michelin nella guida 2013. Un riconoscimento che porta un’attività a gestione familiare alla ribalta del mondo della cucina internazionale. Nicola, 29 anni, è uno degli astri nascenti della cucina internazionale. Insieme al fratello Antonio, sommelier, gestiscono il ristorante a pochi passi dal mare, nato proprio di fianco alla storica pasticceria di famiglia. “La stella va allo chef- ricorda lui- ma questo è il riconoscimento ad un gruppo di persone che ci supporta. Nel locale siamo in 6, ma poi ci sono tutti quelli che gravitano attorno, a cominciare dai nostri fornitori. Senza un’eccellente materia prima sarebbe tutto impossibile”.

La cucina di Nicola Fossaceca sposa la tradizione con l’innovazione. Una delle peculiarità è che tutto ciò che viene portato a tavola viene consumato. Ogni singola lisca viene eliminata dal pesce. Un lavoro certosino, quello svolto nella cucina, ma che risponde ad una precisa scelta. “Vogliamo prenderci cura delle persone che abbiamo a tavola. E’ chiaro che questo richiede molto lavoro è sacrificio. Però per noi è il voler far vivere 1-2 due ore di tempo piacevole al nostro ospite, che viene con la curiosità di scoprire la cucina e l’abbinamento con il nostro territorio, in quello che c’è nel piatto e in quello che va oltre il piatto”.

Il territorio, le radici, l’accoglienza, sono caratteristiche che poi si trovano a tavola. “La stella è arrivata a noi, è vero. Però è arrivata in una città, in un territorio che potrebbe crescere ancora molto. E io spero che venga presa come una voglia di fare, che diventi il motivo per spronare tanti altri”. Un riconoscimento così prestigioso è certamente un bel punto d’arrivo. Ora si aprono nuove strade per Nicola e Antonio Fossaceca e il Metrò. “Ci hanno dato fiducia -dice lo chef- e questo apre un nuovo capitolo per noi. Ci troveremo a confrontarci con realtà e persone più grandi e preparate di noi. Sappiamo che possiamo fare ancora molto meglio e questo sarà uno stimolo per continuare a crescere. Questo è fondamentale. Dall’amico che viene è ci dice quali sono le sue impressioni su un piatto, fino al grande ristoratore, ogni stimolo deve significare miglioramento e crescita”.

La scelta di Nicola e Antonio è quella di portare avanti la loro attività in una dimensione forse piccola se paragonata ad altre realtà. “Abbiamo 24 posti a sedere. Per come lavoriamo di più non sarebbe possibile averne di più. E’ chiaro che di questi tempi forse è una scelta più difficile, perché magari sarebbe più semplice avere più coperti. Però se vuoi fare questo tipo di cucina, con queste lavorazioni, bisogna avere queste dimensioni”.

La stella Michelin certamente porterà maggiore attenzione su questa realtà. “Ma noi restiamo umili come prima, se non di più. Certo, quando ricevi una notizia del genere, per un attimo fantastichi. Però poi ti rendi conto che ci sono tante altre realtà da cui hai ancora tanto da imparare. Continueremo a lavorare così come abbiamo sempre fatto”

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