A Bocenago ‘smalzadora’ ma, in Trentino, prende anche il nome di ‘smalsera’; in Lombardia ‘penagia’ e ‘penác’; ‘pegna’ o ‘pigna’ in veneto; in Piemonte ‘bürera’ o ‘burlura’; intorno alle rive mantovane, modenesi, reggiane e ferraresi del fiume Po ‘sangul’ o ‘sangla’ e, visto che l’italiano finisce sempre in Toscana, lì la chiamano ‘zangola’, e con tale nome è conosciuto in Italia l’attrezzo per fare il burro.
A Bocenago ‘smalzadora’ ma, in Trentino, prende anche il nome di ‘smalsera’; in Lombardia ‘penagia’ e ‘penác’; ‘pegna’ o ‘pigna’ in veneto; in Piemonte ‘bürera’ o ‘burlura’; intorno alle rive mantovane, modenesi, reggiane e ferraresi del fiume Po ‘sangul’ o ‘sangla’ e, visto che l’italiano finisce sempre in Toscana, lì la chiamano ‘zangola’, e con tale nome è conosciuto in Italia l’attrezzo per fare il burro. Per completezza diciamo che in inglese è: ‘churn’, in tedesco: ‘butterfass’ e in francese ‘baratte’. E faremo il burro sotto la guida dei Maestri Burrai di Bocenago, Val Rendena, con il latte di montagna, di ben altra bontà di quello di pianura. Tutto questo a chi si iscriverà ai laboratori che si svolgeranno durante l’ evento Cooking for Art dedicato appunto alla montagna, all’Open Colonna Palazzo delle Esposizioni di Roma sabato 22 e domenica 23. Per informazioni e prenotazioni cliccate qui.