E’ uno dei (pochi) nomi che contano di ristorazione italiana nel mondo, eppure sono pochissimi i gourmet italiani che frequentano i locali di questo nome (una ventina in tutto il mondo con l’ultimo nato a Ibiza). Anche al sottoscritto non entusiasmano ma riconosciamo ad Arrigo Cipriani l’indubbio posto d’onore che ha nella storia della nostra ristorazione, ne lodiamo le intuizioni, l’attenzione che ha sempre riservato alla sala, l’amore per certi dettagli (il tovagliato, i tavoli più bassi, i divanetti accoglienti), il rispetto delle buone maniere d’antan (il servizio al vassoio sporzionato al tavolo ad esempio) e sul versante gastronomico alcune ricette che ha contribuito non poco portare al successo internazionale (come il carpaccio e il tiramisù) e la grande attenzione che ha sempre avuto per i dessert (tra i pochi in Italia). A Montecarlo il locale, come per altro gli altri, non è privo di ambizioni: su due livelli, sotto anche disponibile per eventi, nel prestigioso palazzo Mirabeau, a cento metri dal Casinò, di fronte Nobu e il Twiga (ed infatti al tavolo accanto ecco l’inconfondibile sagoma di Flavio briatore con alcuni suoi ospiti. Insomma un locale che ha successo, grazie al nome, alla storia, ma anche alla solidità di certe scelte (come abbiamo visto sopra) che trovano il riscontro di un pubblico che ama un certo tipo di comodità, un servizio rispettoso, la certezza di ricette consolidate da decenni, resistenti ad ogni suggestione moderna. Pure troppo, secondo noi, ma questo pubblico le vuole così. Pierre Baldelli accoglie e dirige con consumata esperienza, aiutato da uno staff coeso dove spicca al nostro tavolo la gentilissima e brava Gemma.