Tante le cose positive di quest’Expò: la bellezza dei padiglioni, la diversità degli stili, la vivacità dei messaggi, la varietà delle cose e dei sapori presentati, la tanta gente in visita, l’interesse e l’attrazione che il cibo offre. Bisogna camminare e molto, ma ci sono anche tante panchine, tanti luoghi per riposarsi e prender fiato. E’ caro? non ci sembra, un caffè costa un euro, qualche panino un euro di troppo, ma ben di più costerebbe a via della Spiga. Le osterie e i tanti buffet offrono tante alternative per sfamarsi con un prezzo corretto. Quelle di Eataly hanno piatti sui dieci euro, il bellissimo supermercato del futuro della Coop permette di fare la spesa di ottimi prodotti a prezzi competitivi. Non ci sembra tanto per uno spettacolo come quello che l’Expò offre quotidianamente. Cose che non vanno? i Lockers per riporre borse e computer ci saranno, ma non sono indicati e nessuno sembra sapere dove sono. Il servizio navette è pure poco pubblicizzato, le colonne interattive delle informazioni sono già in molti casi fuori servizio, la chiusura alle 23 obbliga, visto gli spazi, a terminare eventi e programmi entro le 21.30.
Vittorio Sgarbi
Serata di gala per il Festival all’Hotel Royal, conn un’idea carina: premiare i migliori “detro le quinte” di un evento importante come il Festival. Con celebrità a tutti note si susseguono canzoni melodie e sfilate di mode per arrivare alla parte enogastronomica affidata ai prodotti della Calabria e interpretata dal bravo chef Luigi Ferraro del Calvados di Mosca che, nonostante le lungaggini della serata, ha brillantemente assolto il compito
Ci si ritrova tutti, al solito. Poche le novità, sopra il nuovo spazio della Maremma, molte le conferme e una certezza: il vino, nonostante tutto, tira. O almeno sono in tanti che ci puntano. In giro sempre tantissima gente, la sera tante alternative. Noi abbiamo optato per pink puglia.