Merita la visita quest’ Opera Bombana a Pechino per tanti motivi. La cornice è sensazionale: il Parkview Green è un boutique hotel (piccolo, con Opera Bombana che ne segue il servizio di food&beverage), ma soprattutto un grande centro commerciale pieno di opere d’arte contemporanee, legate in genere a figure di animali piuttosto vistose e colorate. L’estroso titolare ama anche (come non capirlo?) Marilyn Monroe, e le sue foto ricorrenti sono un altro motivo di attrazione. Qui Bombana ha due locali, la Bakery e l’Opera, il primo ovviamente per il pane, il secondo per una ristorazione che vuole essere meno sofisticata di 8 e mezzo (gli altri tre locali di Bombana a HK, Macao e Shangai per un totale di 6 stelle michelin, che diventano 7 con Octavium sempre a HK). I ristoranti di SHangai e Pechino vengono coordinati da Gianluca Fusetto (F&B) e Riccardo La Perna (Corporate CHef). L’Opera Bombana è un locale che colpisce per la verticalizzazione, gli spazi ben mossi, l’accoglienza e il servizio. La direzione è affidata a Valentina Battagello (chapeau!) e a Stefano Monte, in sala Manuel Montesano, e in cucina Eugenio Iraci e Filippo Mazzanti ai dessert. La cucina percorre con maestria il filone classico degli ingredienti di prestigio, dall’astice all’abalone, dal wagyu al tartufo copiosamente servito in numerose ricette. Non è una cucina per chi cerca l’avventura, ma di certo è una cucina che piace, con poche sbavature. Il piatto migliore? secondo noi i cavatelli e la carne wagyu se lo contendono, il meno convincente i tajarin un po’ brodosi. Da segnalare anche il buon finale con l’appassionato pasticciere Filippo Mazzanti che ce la mette tutta e si difende più che bene. Ringraziamo anche per l’accoglienza e la cortesia, ci hanno omaggiato anche del buon panettone fatto in casa.