Nella bella Lanterna di Fuksas (detta la “nuvoletta” per distinguerla da quella grande dell’Eur) sopra ai tetti del palazzo un tempo UM (Unione Militare), si è svolta la presentazione del Asti in versione secca che va a completare la gamma della versione dolce e del moscato. Per ora sono poche bottiglie, meno di un milione, ma le altre versioni ne fanno quasi 90 di milioni, quindi è prevedibile che cresceranno in fretta. Ce n’era bisogno? più che noi risponderà il mercato che però sempre di più sembra amare (e non solo in Italia) le bollicine, sperando che la versione secca non finisca per far confusione con quella dolce. Teniamo infatti presente che anche la versione secca non è poi completamente priva di zuccheri, è sempre una questione relativa. A introdurre il tutto Massimo Dogliotti, grande produttore che conosciamo da più di 30 anni e che abbiamo riabbracciato con piacere, ora è Presidente del Consorzio, e Giorgio Bosticco il direttore.