Prima giornata di Meditaggiasca, da Kotaro Noda che intriga con i suoi piatti in bilico tra oriente e occidente, al mondo allegro e colorato di Mirella Porro del Mangiarino, dalla perfetta scena dell’esperto Andrea Ribaldone, sicuro teatrale e preciso, alla fresca spontaneità di Riccardo Farnese, giovane, ancora poco noto, ma ne sentiremo parlare. E gran chiusura con il non facile ma spettacolare raviolo di foglia di nasturzio ben presentato da Antonio Buono, il valente sous chef di Mauro Colagreco. Ultimo brindisi con Luca Coslovich. esperto bartender e apprezzatissimo il suo cocktail con taggiasche e petali di rose. Ma tanti altri contenuti hanno arricchito la manifestazione, ben organizzati da Oro di Taggia e il Consosrzio del Moscatello di Taggia: il momento di festa con i bambini, gestito da Pandolea, presente Doriana Abruzzetti, la degustazione AIS sui vini del ponente ligure, lo zafferano di Taggia in cucina ed altro ancora. Insomma una prima giornata intesna!
Mauro Olivieri
Ed ecco le immagini della giornata più importante, quella delle varie finali. In tre aree differenti si sono sfidati i finalisti della pizza, gli chef under 30 sul palco e i professionisti under 30 della sala nel ristorante Lume. Contemporaneamente si è svolo l’importante appuntamento di Parmigiano Identity con ben 10 produttori presenti, e i lunch dedicati alle aziende del Consorzio del Morellino con presente Fabio Piccoli. QUindi una giornata articolata e movimentata arricchita dalle premiazioni della Guida del Touring Club Italiano per le migliori strutture del nord d’Italia. Una lunga sequenza di contenuti, di ricette interessanti. I finalisti in cucina si sono confrontati con la “mistery box” e hanno dovuto improvvisare le loro ricette. Alla fine ecco i vincitori. Per la Pizza: Niccolò Serradei di O Fiore Mio e Indrit Haraciu di Berberè. Per la Sala: Luis Diaz del Seta del Mandarin e Carmilla Cosentino della Rei del Boscareto. Per gli chef: Michele Lazzarini per il nordest, Davide Caranchini e Stefano Bacchelli ex-aequo per il nordovest.
Prima giornata di Meditaggiasca con la nuova tensostruttura che si dimostra funzionale. Non aiuta il tempo con una pioggia fastidiosa che di certo non incoraggia il pubblico, ma la sequenza degli chef accende l’interesse dei presenti che seguono con puntualità tutte le esibizioni, intervallate dalle presentazioni dei produttori ed espositori. In contemporanea alla fondazione Roveri l’Oro di Taggia organizza una serie di appuntamenti, un bel convegno sugli aspetti salutistici prima e nel pomeriggio la presentazione di un libro.
Da Stoccolma a Taggia è un bel salto, cambia il mondo in poche ore e torniamo al caldo e ai nostri sapori, con l’olio e le olive che saranno protagoniste questo weekend. La Valle Argentina comprene vari comuni , uno più bello dell’altro e tutti ricchi di specialità. La novità (positiva) è che si stanno sempre di più organizzando per fare massa critica, spinti dalla Camera di Commercio (Lupi), da sindaci volenterosi (in primis quello di Taggia) e da operatori coraggiosi e pieni di idee (Olivieri). Se ne parla a un convegno e si mettono in atto strategie di comunicazione e sviluppo. E’ la piccola Italia che si muove per cercare di reagire. Speriamo che ce la facciano! Si inaugura la Fiera ed eccoci al via per Meditaggiasca, due giorni di chef e grandi prodotti nel bellissimo Convento dei Domenicani a Taggia.
Verso il Bocuse d’Or le buone notizie sono soprattutto due: l’impegno di Diego Rigotti con un allenamento continuo di due/tre giorni a settimana, e la collaborazione di Alma, la principale scuola di cucina italiana, che supporta in pieno Diego con la disponibilità degli spazi e delle attrezzature e inoltre con l’appoggio costante dei suoi uomini migliori. Da Luciano Tona a Corrado Coviello, senza dimenticare ovviamente il placet venuto dall’alto del Presidente Enzo Malanca e del direttore Riccardo Carelli. E a costoro si aggiungono gli apporti esterni degli esperti dello IED: Mauro Olivieri, Paolo Barichella; e Alessia Cipolla food architect per la progettazione del vassoio. Ultima buona notizia: il bravissimo chef Michel Magada, con la sua ampia esperienza di cucina francese e italiana, sarà il coach di Diego Rigotti in queste settimane finali verso la finale europea di Stoccolma di inizio maggio dove andremo con anche Giancarlo Perbellini presidente di Bocuse d’Or Italia che segue anche Lui da vicino questa importante fase.