Torniamo volentieri dopo un anno per ritrovare alcune certezze: la grande professionalità del titolare Luc Roelandt, e una novità: il rifacimento della cucina. E dobbiamo dire che Wim (il giovane chef) in un anno è cresciuto, e la serie di proposte che ci ha fatto assaggiare ne confermano le qualità, dimostrano un’ampia base tecnica e fanno ben sperare. Meglio l’insalatina di salmone (moderna e ben presentata) del tortino di granchio troppo condito, meglio il merluzzo del black angus poco frollato, ottima la lunga serie di impeccabili abbinamenti cibo vino.
Luc Roelandt
D’altra parte del “ring”, la circonvallazione di Leuven, all’altezza delle belle e antiche prigioni, è questo antico ristorante, dal nome lungo e complicato: Het Land aan de Overkant, che due anni fa è stato completamente rinnovato, e offre oggi un ambiente moderno e piacevole aperto sul giardino sul retro, con tavoli di acciaio e legno ben distanziati e un atmosfera di indubbia classe e eleganza. Anche la cucina è affidata a mani giovanissime, mentre in sala c’è tutta la professionalità dell’esperto Luc, da anni in campo, che tra l’altro conosce i migliori locali e botteghe della zona e Vi consiglierà al meglio su dove andare. Un bel posto dove la cena scorre lieta, senza pretese e sorprese.
Dall’altra parte di città, nella zona industriale vicino alla fabbrica della Stella Artois, la più nota delle birre belghe, è il ristorante più noto e di successo di Leuven: Luzine. Due chef e un patissier al comando: Jeroen Meens, Koen Tossyn e Didier Deroover. Dal di fuori è un capannone, dentro sembra una discoteca, arredata come da noi era di moda negli anni novanta. Sempre pieno , bisogna prenotare con almeno tre settimane in anticipo. Ci siamo accontentati di fare un giro.