Non ci si passa tutti i giorni, ma è un peccato perchè la cittadina è ben tenuta (come tutto l’Alto Adige) e il centro storico piccolo ma accogliente. Nella via principale lungo il porticato a volte c’è un locale “Flamme” che anticipa il passaggio interno che porta al “KleineFlamme” regno di Annelies e Burkhard da 17 anni. Un piccolo locale con al centro la cucina e intorno i pochi tavoli. La cucina quindi non è solo a vista ma praticamente domina la scena. E loro due in tanti anni hanno portato avanti con grande passione e coerenza il loro stile, allora nuovo per quei tempi, oggi molto più attuale: cucina fusion quasi al 100% come è raro vedere anche adesso in Italia. L’esperienza asiatica di Burkhard da giovane è il filo conduttore che attraversa le varie ricette, spezie e note agrodolci si susseguono, gli ingredienti nostrani vengono spesso cucinati in altro stile o abbinati in modo originale. Il tutto può piacere molto o poco, ma si deve dare atto che non è affatto banale. Siamo stati i primi a parlarne poco dopo la loro apertura (sul Gran Gourmet di quei tempi), e in tanti anni è sorprendente come questa simpatica ed affiatata coppia sia riuscita (in 2 con un aiuto in sala) a mantenere una proposta così particolare sempre valida e accettabile.
Burkhard Bacher
Ogni anno è un appuntamento al quale è difficile rinunciare. Le Soste rappresentano il meglio della nostra ristorazione e ogni anno si allunga il numero delle strutture che aderiscono a dimostrare la salute del comparto. In genere cucinano i nuovi ingressi, come anche in questo caso: stuzzichini affidati a Errico Recanati, Viviana Varese, Massimo Spigaroli, Massimo Mantarro, e piatti eseguiti da Aurora Mazzucchelli, Alfio Ghezzi, Marcello Trentini, Burkhard Bacher, Vincenzo Candiano. Per chiudere la pasticceria dei Cerea. Cucina di classe, una curiosità: mise en place senza nemmeno un coltello…ormai la cucina d’eccellenza non prevede l’uso dei denti.