Anni fa lanciamo con Berardino Lombardo l’Asta del Cappone, proprio sotto Natale, per stimolare il ritorno ad una tradizione che si stava affievolendo: quella del Cappone di Natale, con una bella festa qui a Terre di Conca. Dopo anni di pausa la Festa è tornata, domenica scorsa, sempre a Terre di Conca, grazie all’iniziativa di Albero Fiorito, associazione illuminata di produttori e ristoratori in difesa delle tradizioni (non solo gastronomiche) del territorio tra i quali citiamo gli amici Giuseppe Iaconelli, Fofò Ferriere e appunto Berardino Lombardo. Grande festa anche per la splendida giornata, con presenza di piccoli produttori d’eccellenza, tra i quali citiamo il buon panettone di Cascone, lo zafferano di Pietravairano e i distillati di frutti antichi. Folta la presenza di amici e appassionati grazie anche al richiamo di chef famosi, come Nino di Costanzo, Francesco Sposito, Paolo Barrale, Angelo D’Amico, Stefano Mazzone, Mimmo Di Raffaele, Franco Pepe (con la sua pizza fritta con guanciale) che hanno preparato alcune ricette variamente ispirate al cappone. I capponi erano invece nell’aia, un pò discosti, bellissimi e chi vuole li può prenotare a BerardinO lomabrdo a Terre di Conca. Non sono tanti, quindi affrettatevi e speriamo che il prossimo anno aumentino.
Antonio Cascone
Che giornata l’altro ieri! Dominata da due Roger che amiamo. Il primo, Roger Federer, ha perso, dopo un lungo match che avrebbe sempre vinto nella sua luminosa carriera. Ma anche il Re ormai ha il diritto di essere stanco. Un altro famoso Roger è anche lui verso il tramonto, forse questo è il suo ultimo tour e non ce lo siamo persi. Siamo arrivati a Lucca verso le 7 di sera, e il primo pensiero in una serata rock, va alla banda di chef più rock d’Italia, quella del Giglio, dove non a caso troviamo una bella e agguerrita compagnia. Poi secondo brindisi, questa volta con la Campania, nella lounge di Fofò organizzata per l’occasione, che ringraziamo per l’invito. E infine eccoci all’arena. Un concerto da sogno, dove mi sono mancati solo i diamanti pazzi (shine on the crazy diamonds), ma che per il resto è stata leggenda. Da The gret gig in the sky a Time, dai Dogs a Money, pescando tra i celebri classici di The Wall e Dark Side of the Moon, con Us and Them (titolo non casuale del Concerto) come filo conduttore, per concludere con Comfortably Numb. Capolavori senza tempo, ma non solo musica. Il grande schermo riproponeva un florilegio di citazioni di Trump (agghiaccianti) mentre i pigs volanti si libravano nell’aria. Si ripete domani sera al Circo Massimo a Roma. Non perdetevi questo concerto, forse tra le ultime opportunità di sentire dal vivo la voce dei Pink Floyd, o almeno uno di loro. Grazie Roger.