Bel tempo, bella struttura, bella gente e tanta buoni vini, anzi ottimi. Forse solo un pò troppa gente (ai vini riesling era difficile arrivarci perfino a guardare le etichette), ma Summa si conferma un grande momento per incontrare produttori di grandi vini non solo italiani e assaggiare grandi bottiglie. Importante la presenza di produttori d’Oltralpe, e perfino dalla lontana California. E l’altro plus è l’ambiente: sembra di stare in una bella casa privata, e non in una struttura fieristica qualsiasi. Complimenti ancora ad Alois Lageder per la sua ospitalità.
Alois Lageder
20 anni di Summa sono un bel traguardo, una manifestazione che ha conosciuto interesse e successo crescente per via dell’alta qualità dei produttori presenti e per l’incantevole cornice che la Famiglia Lageder riesce ad offrire aprendo le sue cantine al pubblico. Il ricavato viene devoluto per beneficenza. Quest’anno un’anteprima di eccezione con una serata speciale, con grandi chef venuti anche da lontano, vini di mezza Europa in abbinamento quasi tutti in versione magnum, e tanta tanta gente accorsa a dare il proprio contributo. Serata CARE, la formula portata avanti da Norbert Niederkofer, dove ritroviamo gli chef che lo seguono fedelmente come Giancarlo Morelli, i fratelli Costardi. Prima della cena vera e propria un lungo walking aperitivo con tre piatti, quello, ottimo, di Yoji, interessante anche il piatto di Thorsten Probost, conosciuto in uno delle curiose cene a 4 amni organizzate da Giuseppe Di Martino nel suo Pastificio dei Campi (e Thorsten si ricorda ancora gli spaghetti al limone di Peppe Guida). Ed infine ecco Anatoly Kazakov, del Selfie, felice per essere entrato tra i primi 100 del mondo nella guida 50 Best. Eravamo stati recentemente a Mosca nel suo ristorante.
Si respira a Summa un pò la stessa atmosfera dei Wine Festival di Merano anni novanta, ed è per questo che ci piace, Per il suo aspetto esclusivo e sano, per la cura dell’ambiente, per la cortesia e la gentile accoglienza che ti sembra di stare a casa, per le buone cose e i buoni vini che ci permette di assaggiare. Ci siamo goduti riesling che è difficile trovare in giro, i piatti di Armin Mairhofer (un talento in cucina), e un indimenticabile giro di botti con Alois Lageder assaggiando direttamente dalle botti. Bella giornata davvero anche se non c’era il sole. Grazie Alois!
E’ un piacere che ci mancava da 4 anni, quello di venire a Summa, l’evento dei vini ideato da Alois Lageder che in realtà invita ad esporre i suoi amici e vini del cuore, quelli biologici se non biodinamici. L’evento non solo è esclusivo e particolare, ma piacevolissimo per tanti motivi: la bellezza del castello-borgo-cantina che ospita l’evento aprendo il cortile il giardino e alcune sale, l’atmosfera distesa che si crea con tanta gente che si mescola la calca e l’affanno, la varietà internazionale dei vini in degustazione, il senso di ordine che l’organizzazione riesce a trasmettere, la nobiltà di devolvere gli incassi per beneficenza, l’attenzione alla pulizia, agli scarti, ai rifiuti. Tutto è a disposizione di chi si accredita, liberamente, dai vini agli assaggi dei prodotti, dai dolci al caffè. E’ insomma una vera dimostrazione di come si possa fare un evento interessante, che è anche istruttivo e civile. Complimenti Alois! Da domani a Verona dove la musica sarà diversa!
Arriviamo per Summa in Alto Adige e le cortesi PR di Lageder ci portano in questo bellissimo locale di Cortaccia, che si articola in vari spazi caratteristici e ben ristrutturati. Protagonista è la griglia per piatti basici, ma per chi ama il genere è un posto da segnarsi in agenda. Si beve Lageder da una carta di vini ricca di alternative sopratutto del posto.
Summa ci riporta al Merano wine Festival di 18 anni fa. Con le montagne sullo sfondo, la pulizia degli ambienti, i fiori e l’ ordine mentale. Ci sono naturalmente anche i vini, in quantità umane, e con respiro internazionale. E l’ Italia presente non scherza di certo, basterebbe citare Pergole Torte e Messorio. Ma sono i riesling che affascinano a queste latitudini.