Fervono le aperture a Milano, non solo nella fascia dei bistrot ma anche in quella dei locali di più ambiziosa ristorazione. Ha appena aperto Daniel, in apertura Berton e Torretta, e aprono nuovi alberghi. Qui a Palazzo Parigi fa consulenza Carlo Cracco: bella la sala del ristorante, luminosa a con soffitti alti, decoro classico e nobile, tavoli distanziati, curioso collegamento alla cucina con un passaggio tutto cristalli e specchi. La carta dei vini viaggia sul sicuro dei nomi che tutti conoscono a memoria, il personale è invece giovane e fresco. La cucina ci ha lasciato un buon ricordo con una serie di piatti interessanti e vari dove le note migliori ci arrivano da quelli più intriganti e difficili. Pensiamo ad esempio alla bella serie di appetizer, dalle cozze al caviar tonic (eccellente), dal kumquat acceso nei contrasti al piatto migliore: il “fritto crudo” che offre una nuova sponda allo scontato tema del pesce crudo. Meno interessante abiamo trovato la linea più classica con un risotto stancante e poco contrastato e delle animelle un pò scontate e spente. Di buona fattura e misurata eleganza i dessert finali.