Una bella struttura ben articolata che ancora non è finita (in primavera aprirà la spa e più in là altre camere), che già ora si fa ben apprezzare e che con ogni probabilità punterà in alto con motivate ambizioni. Un bel parco circonda la struttura principale che offre un’ospitalità eccellente, una buona prima colazione, e un ristorante piacevole. A sovraintendere il tutto la famiglia Lacaita che segue con occhio vicino e attento la struttura, famiglia che viene da altre esperienze ma che si è gettata con slancio nella nuova avventura. La ristorazione è un punto chiave e delicato di non facile approccio per chi non è del mestiere. Hanno il vantaggio di avere i vini (i buoni vini dell’azienda di famiglia Trullo di Pezza) e ottimi prodotti dal circondario. In cucina hanno chiamato uno chef esperto come Pietro Penna (giovane, lunga esperienza con Sergo Mei). Siamo ancora agli inizi e quindi vedremo come evolverà la cucina. Per ora si impegna a confrontarsi con la materia prima del territorio, ma il piatto migliore alla fine è quello forse più lontano come spirito: i tortelli di faraona. Una segnalazione la merita l’ottimo agnello (un pò troppo cotto), ma in genere gli equilibri non sono precisi e si avverte qualche eccesso di sapidità (esempio nei tubettini). Debole la pasticceria, volenteroso il servizio sulle spalle del bravo Michele, in attesa di trovare personale più specifico.