Ultime ore un pò a caso dedicate a qualche conferma, a qualche scoperta, a qualche incontro.
Giovanna Moldenhauer
Invito in una storica trattoria del Ghetto specializzata in carciofi, ma linvito èdi un’azienda vinivola (Tavignano a Cingoli nelle Marche) e ovviamente i carciofi danno qualche problema di abbinamento. Il menù è così un pò meno romano, ma i vini si fanno apprezzare. Prima un giocoso vino frizzante (base verdicchio) e poi tre annate di riserva verdicchio Misco che lasciano indubbiamente il segno.
Due chef al femminile completamente diverse hanno reso ancora più intrigante la serata: la tecnica di Liù, attenta come pochi agli aspetti salutistici e agli equilibri dietetici delle ricette, e la passione di Antonia per i prodotti poveri dei suoi campi che raggiunge gli stessi obiettivi con la sua spontanea predilezione per l’armonia delle cose semplici e buone. Una bella serata accompagnata da ottima musica e buone bollicine.
Il Trentodoc a Milano, l’eleganza e la finezza delle bollicine di montagna si uniscono ai piatti preparati da tanti chef. Da Pane e Acqua curioso e intrigante, alle vertigini dell’Unico, dal più tradizionale Liberty alla novità del Turbigo passando per il Cafè Trussardi dove troviamo fashion ma anche grandissima competenza: complimenti a Luca Cinacchi, giovane e bravo direttore di sala.
Mesa da anni ci disegna e offre agli chef emergenti delle nostre gare oggetti della tavola originali ed eleganti. Per il Macef ha disegnato e creato un nuovo contenitore per la mozzarella di bufala che ne permette la conservazione e il taglio. Per l’occasione la mozzarella di bufala è quella di Paestum, portata a Milano da Barbara Guerra e Albert Sapere de Le Strade della Mozzarella, organizzatori anche del prossimo evento a maggio incentrato a Le Trabe di Paestum. Si brinda con i vini dell’Azienda San Salvatore di Peppino Pagano.